PADRONI A CASA PROPRIA
Nel dibattito politico ricorre spesso questa battuta che pare però inappropriata: la nazione non è una casa. Chiudere i confini di una nazione non è come recintare una casa, se per esempio voglio affittare la mia a una certa persona non mi puo’ essere impedito dal comitato di quartiere, anche se nessuno è d’accordo con la mia iniziativa. Attenzione, per i più vari motivi puo’ darsi che sia legittimo chiudere i confini, sto solo affermando che non lo è in base all’analogia tra “casa” e “nazione”. Sarebbe come dire che siccome ho il diritto di non sposarmi con una ragazza africana allora una legge che impedisca i matrimoni misti è ben fondata. La chiusura dei confini assomiglia piuttosto al protezionismo, nessuno in un caso del genere direbbe mai “chiudo alle merci cinesi perché commercio solo con chi voglio io”, lo faccio invece perché non voglio che alcuni miei connazionali non commercino con i cinesi.