martedì 23 luglio 2019

MALEDETTI FRANCESI II

MALEDETTI FRANCESI

Ma soprattutto quella circolarità circospetta della prosa, una roba che gira e rigira monotona su se stessa per ore, come la ruminazione di un pazzo intrappolato nella sua gabbia immaginaria. C'è qualcosa di ipnotico nel cerchio infinito di queste tautologie. Occorre salvare Marx novello Tolomeo, occorre inventari un epiciclo che lo tragga d'impaccio. Ogni frase contiene una specie di delirio sintattico, incorpora una miriade di termini inspiegabili in strutture creative ma misteriose. Sembra che proprio questo sia l'apporto dell'autore.