giovedì 18 luglio 2019

UOMO1 UOMO2 UOMO3

UOMO1 UOMO2 UOMO3

C’è chi è povero senza speranza (U1), chi nutre la speranza di arricchirsi (U2) e chi vive nell’abbondanza (U3). Ognuno ha i suoi valori morali e civili.

E vediamoli allora questi valori.

1) Nelle società U1 ci si gode la vita, il tempo libero abbonda, il sesso libero è la norma, si passa molto tempo ad osservarsi e a giudicarsi, guai a chi svetta, ogni gesto fuori posto ha conseguenze, la politica è machiavelliana, la guerra è disdegnata (c’è ben poco da predare), la voglia di egalitarismo è diffusa, non ci sono distinzioni di classe, l’autonomia individuale è apprezzata, il lavoro è poco ma mentalmente impegnativo, si cerca continuamente di impressionare il prossimo, le arti sono il centro della vita civile, così come i rituali; gli dei che si adorano sono solo vaghe presenze spirituali.

2) Nelle società U2 la disciplina è tutto, domina il diritto di proprietà, c’è meno tempo per musica e arte, fiorisce lo sport (più competitivo), la cura per la propria dimora, la dieta si fa meno variata, si condivide meno, il lavoro è faticoso ma mentalmente poco impegnativo, la pressione a conformarsi è alta, la religiosità diffusa e dominata da un Dio moralista, la narrativa è solida, ci si sposa, ci si bacia romanticamente, l’educazione, l’autocontrollo, la pazienza, la disciplina sono molto apprezzate, sul sesso non si sgarra. Saper sopravvivere è il requisito numero uno. Insomma, sicurezza, matrimonio, eterosessualità, patriottismo, umiltà, fiducia nell’autorità e religione sono i cardini del vivere civile.

3) Nella società U3… vedi società U1!

U1 è l’uomo primitivo. U2 siamo noi da 10.000 anni a questa parte e U3 siamo noi proiettati nel futuro.

P.S. non che U3 e U1 siano identici, U3 vive in città ad alta densità dove l’anonimia è la norma. Altra cosa: mentre nella società civile U3=U1, sul lavoro U3 si avvicina anche a U2.