venerdì 12 luglio 2019

post corretto (vedi internalismo) OGGETTO E NATURA

OGGETTO E NATURA

Giovanni e Giuseppe sono due anti-relativisti, pensano che esista una morale assoluta, una bellezza assoluta, e magari anche una verità assoluta. ma non pensano questa cosa esattamente nella stessa maniera. Seguono esempi.

Giovanni pensa che uccidere un innocente sia oggettivamente sbagliato.

Giuseppe pensa che uccidere un innocente non sia conforme alla natura umana.

Giovanni pensa che i quartetti d’archi di Beethoven siano oggettivamente belli.

Giuseppe pensa che i quartetti d’archi di Beethoven siano in armonia con la natura umana.

Giovanni e Giuseppe hanno un nemico comune (il relativismo) ma anche tra loro, come abbiamo visto, ci sono delle differenze. Per Giovanni la giustizia e la bellezza sono proprietà di un oggetto (o di un evento) che sta fuori e noi riconosciamo, per Giuseppe invece sono qualcosa che si costruisce dentro di noi. Giovanni mette al centro le cose, Giovanni l’uomo. Per Giovanni giustizia e bellezza esistono a prescindere dall’esistenza dell’uomo, per Giuseppe no. Per Giovanni le cascate del Niagara sono belle anche se non ci fossero uomini ad ammirarle, cosa che Giuseppe negherebbe senza esitare.

Voi con chi state? Proviamo a vedere cosa dice la scienza, ormai il tribunale ultimo per tutte le questioni.

Lo scienziato che fa il filosofo tende ad assecondare Giovanni, questa figura (Monod?) ha una vera fobia per il “soggetto” e appena puo’ lo esclude dal suo schema.

Ma lo scienziato che fa lo scienziato tende invece ad assecondare Giuseppe: se l’uomo trova bella una tela blu di Yves Klein, lui sa che un’ape nemmeno lo vede quel blu (lo vede rosso e non si puo’ certo dire che si sbaglii). Il colore, senza un soggetto che lo crei in sé nemmeno è colore ma giusto una lunghezza d’onda, difficile pensare allora che la bellezza esista oggettivamente. Allo stesso modo, un leone che uccide una gazzella, uccide un innocente ma nessuno lo colpevolizza, anche se avesse delle alternative: è la sua natura! Compie quindi un atto (uccidere l’innocente) che non è oggettivamente malvagio.

Conclusione: l’appello alla natura è un’ottima strategia per combattere in modo coerente il relativismo, non lasciamoci confondere dagli abusi compiuti in suo nome nel corso della storia.

E adesso l'ultima domanda, quella a cui è più ostico rispondere: in questo articolo si realizza uno degli abusi di cui sopra?

https://www.aldomariavalli.it/2019/07/11/la-morte-di-vincet-lambert-leutanasia-di-stato-e-gli-errori-filosofici-e-contro-la-fede/