A me certe denunce di "complottismo", per quanto meritorie, suonano come ultima spiaggia di chi ha sbagliato l'analisi complessiva della situazione. Per spiegarmi pongo due quesiti:
1) La “sostituzione etnica” è il nostro destino?
2) L’ansia che procura questo evento è giustificata?
Chi non risponde con un sì alla prima domanda (magari perché perde tempo a contare l’equipaggio dei barchini) manca della più elementare conoscenza demografica. Chi non risponde di “sì” alla seconda difetta della più elementare conoscenza della mente umana (che è essenzialmente tribale).
E’ l’implicita doppia negazione alle suddette domande che scatena per reazione i deliri complottistici. Insomma, chi nega ad oltranza merita che una caterva di ipotesi inverosimili gli si rovesci addosso.