sabato 26 gennaio 2019

IL FASCISMO AVEVA UNA CONCEZIONE PATRIARCALE DELLA FAMIGLIA?

IL FASCISMO AVEVA UNA CONCEZIONE PATRIARCALE DELLA FAMIGLIA?

Mussolini difese il ruolo tradizionale della donna, questo è indubbio, tuttavia non si puo’ certo dire che fosse un tratto essenziale del fascismo, fu solo un modo per mantenere buona la chiesa cattolica e per rivitalizzare la demografia (questa sì un’ossessione dei popoli guerrieri o che si vorrebbero tali). Nella piattaforma iniziale dei fascisti compare in bella vista il voto esteso alle donne (poi lo abolirono per tutti, il che è pur sempre una forma di parificazione :-) ), con l’organizzazione dei “fasci femminili” si portarono di fatto molte donne in politica, le associazioni delle “massaie rurali” spinsero il piazza le contadine – fino ad allora sepolte in casa - che cominciarono proprio da lì un certo attivismo sociale; il numero di donne iscritte all’università esplose proprio sotto il fascismo. In Inghilterra le suffragette furono le prime a precipitarsi verso la British Union Fascists (BUF). Allora, poi, il patriarcato era ovunque, non sorprende di trovarlo anche nel ventennio, ma cio’ non significa che fosse un suo marchio indelebile.

Infine, facciamo un po’ di introspezione, come ve lo immaginate voi il fascista tipo? Io francamente me lo immagino donna con sembianze cangianti che alternano Eva Peron, Marine Le Pen, Frauke Petry, Giorgia Meloni, Pia Kyaersgaard, e su tutto una spolveratina della passionale Michela Murgia in stivali neri.