giovedì 10 gennaio 2019

MEGLIO PUBBLICO O PRIVATO?

MEGLIO PUBBLICO O PRIVATO?

Per decidere nel merito bisogna considerare molte questioni complesse, ma ce n’è una che mi fa pendere sempre in favore del privato: le regole.

Se vuoi che una regola venga applicata, meglio che il “regolato” sia un privato. Quando il “regolato” è un ufficio pubblico le esigenze di costo o di opportunità politica prevalgono. Se il tetto di una scuola privata è di dubbia stabilità si puo’ chiudere tutto subito, se lo è quello di una scuola pubblica si tira avanti finché “non arrivano i fondi”. Prendete lo Statuto del Contribuente. Cosa succederebbe se l’ ADE fosse un privato? Il privato puo’ corrompere, il pubblico non ha nemmeno bisogno di farlo: se non riesce a rispettare le regole, quelle stesse regole sono di fatto sospese. La banca privata puo’ fallire, le banche pubbliche (in perenne stato di fallimento), proseguono allegramente ad operare per decenni: per loro quelle regole elementari di civiltà commerciale non si applicano.

Ricordando i problemi della giustizia italiana, userei allora questa metafora: la “privatizzazione” è la migliore “separazione delle carriere” disponibile.

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