TUTTO C’ENTRA CON TUTTO
Quando parla un dilettante lo vedi subito: collega tutto con
tutto. Non c’è nesso che lui non sia in grado di stabilire (se lo
vuole).
In questo la scienza e la logica lo incoraggiano: la prima
adotta il metodo induttivo e nel metodo induttivo “tutto c’entra con tutto”.
Nel metodo scientifico ogni informazione è utile allo scopo,
magari poco ma è utile. Ma perché?
Prendiamo l’affermazione “tutti i corvi sono neri”, come
testarla usando il “metodo scientifico”?
Bè, facile. Se si incontra un corvo bianco l’affermazione è da
considerare falsa, se invece si incontra un corvo nero l’affermazione è
“corroborata”, se poi se ne incontra un altro diventa addirittura “probabile”,
se se ne incontra un altro ancora diventa “più probabile”, se se ne incontra di
nuovo un altro diventa “ancora più probabile”, se si incontra l’ennesimo corvo
nero diventa “molto probabile” e via così… ma se si incontra un pappagallo verde
e giallo?
Qui sta il bello. Facciamo una traduzione
logica dell’affermazione “tutti i corvi sono neri”: “tutti gli oggetti che non
sono neri sono non-corvi”. Aver incontrato un pappagallo verde e giallo
corrobora chiaramente la seconda affermazione, e quindi anche la prima che ne è
l’equivalente. Ovvero: i pappagalli c’entrano con i corvi… “tutto c’entra con
tutto” (cvd).
N.B. Il metodo scientifico è spesso vilipeso, per esempio nelle
aule di giustizia: impedire ai membri di una giuria popolare di avere contatti
con l’esterno o di leggere il giornale significa non capire la scienza, ovvero
il fatto che “tutto c’entra con tutto”.