CARA SARA
Cara Sara, sono la dottoressa Campiotti.
Tu dici che, nonostante i metodi ruvidi di tuo padre, sei
“venuta su bene”. Arrivi addirittura a ipotizzare che la sua brusca razione nel
momento del bisogno – l’incidente automobilistico di cui parli – ti abbia
addirittura temprato. In ogni caso non sembra averti nuociuto.
Quanto dici insinua dubbi sul mio consiglio di “accogliere e
contenere” l’adolescente. Non è inutile? Ma io ti chiedo: se tuo padre avesse
risposto alla tua richiesta di soccorso dicendoti “arrivo subito, stai
tranquilla, l’importante è che non ti sia fatta nulla…” pensi forse che non
saresti “venuta su” bene? Io parto dall’assunto che saresti “venuta su”
altrettanto bene.
Ora, mettiti nei miei panni. Secondo te che risposta dovrei
consigliare ad un genitore che riceve dal figlio una richiesta di soccorso? La
prima o la seconda? Se ritieni che sia con la prima che con la seconda il figlio
“verrà su” bene, è chiaro che la risposta da consigliare è la seconda. Se
ritieni che la risposta non intacchi l’educazione del figlio, allora è
giusto pensare al suo benessere.
A volte noi mescoliamo due temi: l’educazione e il benessere. Io
stessa, forse, annuncio una conferenza che ha per tema l’educazione dei
figli quando invece parlerò del loro benessere :-)