IL MIO POVERO CONSERVATORISMO.
Se c’è una cosa accertata dagli psicologi è l’esistenza dell’adattamento edonico: al male e al bene ci si abitua fino all’indifferenza. E’ quasi sempre così.
Nel mio giudizio la società di oggi è profondamente ingiusta, ma a tutti i suoi difetti mi sono abituato, per quanto gravi non mi turbano più di tanto. Esempio: il livello dell’oppressione fiscale e burocratica è al limite della schiavitù ma psicologicamente parlando non ci faccio neanche caso.
Perché mai dovrei impegnarmi per eliminare un'ingiustizia che capisco ma non percepisco più di tanto? Quello che mi pesa sono i possibili cambiamenti nella direzione sbagliata. Per questo, pur non essendo in teoria un conservatore, lo divento di fatto.