SACRIFICIO
La Chiesa ci ha insegnato il culto del sacrificio: dal fioretto al martirio il sacrificio santifica. Ecco, se c'è qualcosa di fuori moda è proprio questa mentalità. Ma è inevitabile che sia così nella società eudemonista che continua a sussurrarci: godi-godi-godi-consuma-consuma-consuma...
E' così o no? No. Il sacrificio è al centro di tutto anche oggi.
Chiedetevi a titolo di esempio: perché la gente non accetta gli immigrati da altri paesi ma accetta invece quelli di altre regioni?
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Perché la gente è riluttante ad accettare gli immigrati da altri paesi ma accetta di buon grado gli immigrati da altre regioni?
Perché si sente “impegnata” nella religione nazionale.
A noi cattolici è stato insegnato che il sacrificio dà senso alla vita, tuttavia oggi che la Chiesa è un’istituzione secondaria e dire “sacrificio” non è più di moda. Ma se il concetto è ancora centrale basta mantenerlo cambiando la parola, cosicché anziché di "sacrificio" parliamo di “impegno”. Noi abbiamo bisogno di essere impegnati (di sacrificarci): l’impegno dà senso alla nostra vita… e favorisce la coesione del gruppo. L'impegno nel progetto nazionale, per esempio, spiega il nostro atteggiamento verso l'immigrazione.
In fondo sia i primi che i secondi possono causare danni Ha dei gruppi di cittadini residenti nella regione oggetto di immigrazione
we need something else to explain why people are so reluctant to allow movement between nations, relative to movement within nations. And my best guess here is another sense of commitment: people feel that they have committed to allowing movement within nations, even if that causes problems, and have committed to being suspicious of movement between nations, even if that suspicious makes them lose out on opportunities. That is part of what it means to have committed themselves to a nation
Commitments Explain Gaps http://www.overcomingbias.com/2018/09/commitments-explain-gaps.html