Finiti i soldi che gli altri vogliono darci, tutti noi ci mettiamo in caccia dei soldi che non vogliono darci. Come prevede la "legge del bar", il capuccino finisce sempre prima della brioche, dobbiamo quindi trovare altre tazze in cui puciare.
Considerato che ormai le democrazie hanno adottato il principio per cui "la legge non è uguale per tutti", il modo più onorevole per "puciare" consiste nel puntare su una "leggina" su misura. E se proprio serve una foglia di fico, c' è sempre la solita parolina passpartout che apre (scardina) tutte le porte: "utilità sociale".
Ma sostenere che, guardacaso, proprio quello che facciamo noi è di "utilità sociale" non è facile, ci vuole una certa faccia tosta, molti potrebbero vergognarsi.
In questo periodo la "faccia tosta" più in voga è quella di professori e ricercatori in genere. Anche nel corso della recente manovra si è chiesto a tormentone di risparmiare la ricerca.
Ma quando è un professore che chiede soldi per l' Università o un ricercatore per la ricerca, io resto piuttosto perplesso; il mio primo pensiero, prima ancora che ai dati, va alla figura metaforica del bottegaio che loda la sua merce.
Il secondo va agli studi numerosi ma mai pienamente convincenti sulla vera utilità dei servigi resi da tali personaggi.
Se la credibilità di certi lavori che esaltano la "ricerca" fosse da prendere sul serio, allora sapremmo con certezza pressochè assoluta che la pena di morte è un deterrente efficacissimo (15/20 vite salvate per ogni esecuzione) e che "more gun less crime" tutta la vita!
Ma nonostante la debolezza delle pezze giustificative presentate, è difficile trovare materiale a discredito di tali studi, visto che dovrebbe essere fornito proprio dalla lobby che ne sarebbe colpita.
Eppure qua e là, di tanto in tanto, qualcosa affiora:
"... spending on science is one of the best ways to generate jobs and economic growth, say research advocates. But … the evidence behind such claims is patchy..."
Vale la pena, specie per i più invasati, di leggee tutto.
n.b. visto a cosa serve l' economia!