Nel senso di "Azzurri".
Che pena la Nazionale di calcio italiana ai mondiali in Sudafrica.
Ma perchè il nostro calcio è regredito tanto?
Anche qui, come nel campo dell' arte, chiederei a Brera più che a Pepe. E' il primo che conosce il calcio, il secondo si limita a giocarci. Ma Brera non c' è più.
Quel che è certo è che non chiederei a Calderoli 8nè gioca, nè conosce)!
Eppure è proprio Calderoli ad avere una risposta (spero che solo in Italia i politici si occupino di queste faccende): il nostro campionato ospita troppi stranieri.
Dopo questa risposta la voglia di far domande a Calderoli crescerebbe, gli chiederei: ma come mai le squadre del nostro campionato non ingaggiano calciatori italiani?
Ma come mai le squadre dei campionati esteri non ingaggiano calciatori italiani?
Non sono nemmeno necessarie le repliche, bastano le domande per capire che l' argomento calderoliano fa acqua da tutte le parti.
E poi non dimentichiamoci che la tiriamo tanto in lungo su faccende dove la fortuna pesa non poco.
Nei mondiali vinti in Spagna (1982) il nostro girone eliminatorio è stato se possibile ancora peggiore, ma passammo per il rotto della cuffia per trionfare poi dopo.
Forse per rendere il calcio più appassionante bisognerebbe far pesare meno la dea bendata, ma come fare?
Semplice, basta qualche regoletta che alzi il numero medio dei gol segnati (i meno ingegnosi potrebbero limitarsi ad allargare le porte).
E' la legge dei grandi numeri: se gli eventi decisivi (nel calcio i gol) sono rari la fortuna conta di più. C' è chi approfondisce.