Studiare il ruolo giocato dalle tasse nella storia dell' umanità è molto istruttivo. stringendo all' osso s' impara che:
1. aumenti delle tasse hanno portato spesso a veri e propri collassi sociali (rivoluzione francese, rivoluzione americana, rivoluzione inglese, guerra di secessione americana...).
2. nulla del genere è mai accaduto in seguito ad una diminuzione della pressione fiscale (quasi sempre benefica in termini di ricchezza complessiva prodotta).
3. i collassi di cui al punto 1 sono puntualmente preannunciati da evasione diffusa.
4. non esiste civiltà senza tasse.
Dal punto di vista empirico direi che se ne ricava un chiaro insegnamento: ovunque viviate (nel tempo e nello spazio) reclamare una diminuzione delle tasse vi garantisce di stare dalla parte della Storia, specie quando l' evasione è alta.
E il punto 4? Faccio solo notare che non si dice: niente tasse, nioente civiltà. Più probabilmente: la convivenza prolungata porta necessariamente a forme di sopraffazione.
Il miglior modo d' interpretarlo forse è questo: non è mai esistita una civiltà di uomini perfetti, cio' non toglie che alla perfezione si debba tendere.
P.S. forse la migliore "storia della tassazione" su cui condurre le proprie riflessioni è quella scritta da Charles Adams: "Nel bene e nel mala. L' influsso della tassazione nella storia dell' umanità".