L’IGNORANZA NON E’ MAI STATO UN PROBLEMA
L’uomo ignorante ha di fronte a se due sole strade: la saggezza
(fondata sul buon senso) o l’irrazionalità (fondata sull’ideologia).
Di norma, sul mercato opta per la saggezza (“winsdom of the
crowd”), in politica sceglie l’irrazionalità (“rational-irrational”).
Il motivo è semplice: sul mercato compie scelte di cui risponde
(se sbaglio a selezionare la qualità delle mele, poi me le devo mangiare io e
solo io). In politica no (se sbaglio a votare, la cosa ha minuscole conseguenze
per me: il mio voto sposta poco e il mio eventuale errore è ripartito su una
moltitudine di persone).
Per questo sul mercato noi ignoranti siamo saggi (pragmatici)
mentre in politica siamo irrazionali (ideologici).
L’ignoranza non è mai stata un problema poiché ieri la politica
pesava meno e, in ogni caso, l’ignorante veniva provvidenzialmente tagliato
fuori grazie ai “partitoni”, unica forma di partecipazione politica e ai
“giornaloni”, unico canale per la circolazione delle idee.
Oggi invece…