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La proliferazione delle teorie
e benefica per la scienza mentre l'uniformità né meno ma il potere
critico
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L'unanimità di opinione può
essere adatta per una chiesa, per una conoscenza obiettiva è necessaria invece
la varietà di opinione. Un metodo che incoraggi la varietà di opinione e anche
l'unico metodo che sia compatibile con una visione umanitaria. Un metodo che
faccia proliferare le opinioni è l'unico metodo che può dirsi
scientifico.
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Uno scienziato cercherà di perfezionare
anziché confutare le opinioni che appaiono uscire sconfitte dalla
competizione.
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I linguaggi nei quali vengono
descritte le osservazioni possono risultare legati a strati più antichi del
pensiero speculativo, i quali possono incidere in modo indiretto anche sulla
percezione. Un esempio, il sistema di riferimento dello spazio-tempo assoluto
della fisica classica che fu codificato e consacrato da Kant.
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La percezione sensoriale
contiene sempre una componente che non ha alcun correlato oggettivo punto questa
componente soggettiva si fonde con resto e forma un tutto non strutturato che
deve essere poi suddiviso dall'esterno con l'aiuto di procedimenti teorici.
L'aspetto di una stella, per esempio, vista occhio nudo contiene gli effetti
soggettivi dell'irraggiamento, della diffrazione, della diffusione, limitati dal
inibizione laterale di elementi adiacenti alla retina. Considerando tutte queste
circostanze, una teoria può essere in contrasto con l'esperienza non perché
scorretta ma perché i dati sperimentali possono essere
contaminati.
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Il progresso fu spesso
conseguito attraverso recuperi attenti dal passato. Dopo Aristotele e Tolomeo
l'idea che la terra si muova, quella strana antica è del tutto ridicola opinione
pitagorica, fu gettata nell'immondezzaio della storia, solo per essere
richiamata in vita da Copernico.
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Per il contenuto scientifico di certi miti
confronta De Santillana The origin of Scientific and
thought.
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Tutto è scienza, Non c'è alcuna
idea, per quanto antica e assurda, che non sia in grado di migliorare la nostra
conoscenza. L'intera storia del pensiero viene quindi assorbita nella
scienza.
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I fatti sono costituiti da
ideologie anteriori. Alcuni fatti sono visibili solo grazie a
teorie.
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Secondo Hume le teorie non
possono essere derivate dai fatti. Secondo Popper le teorie non
possono essere verificate dai fatti. II Feyerabend le teorie
non possono essere falsificate dai fatti.
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La nostra abitudine di dire “la tavola e
marrone” quando la osserviamo in circostanze normali oppure “la tavola sembra
marrone” quando le condizioni di luce sono scarse, esprime la convinzione che
esistano circostanze familiari nelle quali i nostri sensi sono in grado di
vedere il mondo come in realtà e altre circostanze, altrettanto familiari, in
cui i nostri sensi sono soggetti ad inganno.
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L'argomento della torre. Gli
aristotelici si servirono di questo argomento per confutare il moto della terra.
L'argomento implica interpretazioni naturali, idee connesse così strettamente
con osservazioni da richiedere uno sforzo speciale per rendersi conto che dietro
i presunti fatti c'è solo ideologia. Galileo identifica questi presunti fatti,
li interpreta come teoria e li sostituisce con teorie di stampo copernicano. Il
capitolo 6 tratta nel dettaglio l'esperimento galileiano della
torre.
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La concezione copernicana al tempo di Galileo
era tanto chiaramente incompatibile con i fatti che Galileo
dovette definirla "sicuramente falsa... non posso trovar termine
all'ammirazione mia come abbia possito in Aristarco e nel Copernico far la
ragione Tanta violenza senso".
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La conservazione di teorie in contrasto con le
osservazioni è tipica della scienza. La gravitazione di Newton
ebbe fin da subito difficoltà abbastanza serie da fornire materiali per la sua
confutazione. Il modello atomico di Bohr fu introdotto e
conservato nonostante l'esistenza di precisi e incontestabili fatti di
esperienza contrari. La teoria speciale della relatività fu
conservata nonostante chiari risultati sperimentali in conflitto con essa
ottenuti nel 1906 da Kauffmann e nonostante la confutazione di Miller.
La teoria generale della relatività non riusciva a spiegare una
discrepanza nel moto dei nodi di Venere è nel moto dei nodi di Marte. La teoria
parmenidea dell'uno immutabile e omogeneo è contraddetta da quasi tutto ciò che
sappiamo e sperimentiamo. Questa teoria ha molti elementi a suo favore svolge un
ruolo importante anche oggi, per esempio nella teoria generale della relatività.
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Il capitolo cinque è una sequela di teorie
confutate dai fatti e aggiustate con ipotesi ad hoc. La teoria dei
colori di Newton, elettrodinamica classica di Maxwell e di Lorenz, la teoria
classica dell'elettrone di Lorentz. In tali circostanze, il
procedimento più comune consiste nell'usare la teoria fino a un certo punto,
dopodiché si introduce una nuova teoria.
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Le ipotesi ad hoc hanno spesso
avuto un ruolo positivo nelle introduzione di nuove teorie di successo. Vedi
Lakatos cap. 8. Ci sono circostanze nelle quali è consigliabile introdurre,
elaborare e difendere ipotesi ad hoc, o ipotesi che contraddicono risultati
sperimentali ben stabiliti e universalmente accettati. Uno fra i pochi pensatori
che compresero questo carattere dello sviluppo della conoscenza su Niels
Bohr
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Galileo attraverso il cannocchiale
ha letteralmente abolito alcune sensazioni. Questa espressione
provocatoria e dello stesso Galileo.
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I discorsi di Galileo sono argomentazioni solo
in apparenza, Galileo si serve infatti dei mezzi della
propaganda, oltre a tutte le ragioni intellettuali che può
offrire egli fa ricorso anche a trucchi psicologici. L'esperienza su cui Galileo
vuol fondare la concezione copernicana non è altro che il risultato della sua
fervida immaginazione, un'esperienza
inventata.
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Le prime osservazioni
telescopiche del cielo furono indistinte, indeterminate,
contraddittorie è in conflitto con ciò che chiunque poteva vedere a occhio
nudo.
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Il copernicanesimo e altri ingredienti
essenziali della scienza moderna sono sopravvissuti solo perché spesso
la ragione è stata ignorata.
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L'idea che l'informazione concernente il mondo
esterno viaggi indisturbata attraverso i sensi fino al nostro
cervello è stata responsabile dello standard classico per cui tutta la
conoscenza deve essere controllata dall'osservazione, che teorie in accordo con
L'osservazione sono preferibili a teoria che non lo sono. Ma Galileo di fronte
agli argomenti che confutano Copernico facendo ricorso all'osservazione, cambia
semplicemente quel tipo di osservazione che sembra danneggiare il punto di vista
eliocentrico, elogia Copernico per non averne tenuto conto. Sostiene infine di
aver eliminato le evidenze contrarie puntando il cannocchiale verso il cielo,
senza minimamente offrire qualche ragione teorica per cui si dovrebbe attendere
che ce ne dia un'immagine fedele. E’ dunque violando scientemente gli standard
di Aristotele che Galileo compie le sue scoperte e struttura la propria
propaganda a favore del copernicanesimo. Galileo sviluppa un programma di
ricerca in conflitto con l'osservazione
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La metodologia è solo la falsa
coscienza dello scienziato.
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La scienza è molto più vicina al
mito di quanto una filosofia della scienza sia disposta ad
ammettere.
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Attacco al razionalismo critico di
Popper, resta comunque una filosofia positivista.
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Attacco a Kuhn: il quadro che
fa nel suo libro è falso, la scienza non è una successione di periodi di ricerca
straordinaria e di periodi di monismo orecchini e sovrano un
paradigma.
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Anche gli aristotelici e gli scolastici o gli
alchimisti e i maghi avevano i loro standard.
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La storia è sempre più ricca di
contenuto, più varia, più multilaterale, più viva, più astuta di quanto possa
immaginare il miglior metodologo.
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L'istruzione scientifica quale
la conosciamo oggi a essenzialmente lo scopo di semplificare la
scienza.
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L'unico principio che non inibisce il
progresso è “qualsiasi cosa può andar bene”.
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Persino il razionalista più rigido è costretto a
smettere di ragionare per imporsi e a usare la propaganda o la
coercizione, non perché le sue ragioni abbiano cessato di essere valide, ma
perché sono scomparse le condizioni psicologiche che le rendevano efficaci.
L'appello alla ragione a cui si cede così prontamente non è altro che una
manovra politica.
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Potremmo servirci di ipotesi che
contraddicono teorie ben confermate oppure risultati sperimentali ben
stabiliti. Possiamo far progredire la scienza procedendo in modo
contro-induttivo.
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Nulla è mai deciso, nessuna
concezione può mai essere lasciata fuori da un'esposizione generale punto
esperti e profani, professionisti e dilettanti, cultori della verità e
mentitori, sono tutti invitati a partecipare alla contesa e a dare il loro
contributo all'arricchimento della nostra cultura.
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Teorie in contraddizione tra loro
convivono sempre nella scienza. È ben noto, ed è stato dimostrato nei
particolari da… che la teoria di Newton è in contraddizione con la legge della
caduta libera di Galileo e con le leggi di Keplero, che la termodinamica
statistica è in contraddizione con la seconda legge della teoria fenomenologica,
che l'ottica ondulatoria è in contraddizione con l'ottica geometrica, e così
via. Una teoria in contraddizione con un'altra teoria spiega una serie di fatti
che indirettamente sono anche una confutazione della prima teoria. In questo
modo le teorie scientifiche diventano quasi indistinguibili dal
mito per esempio consideriamo un mito come quello della stregoneria e
della possessione demoniaca, che fu sviluppato dai teologi del cattolicesimo
Romano e che dominò il pensiero Sul continente europeo dal 400 al 600. Questo
mito è un complesso sistema esplicativo che contiene numerose ipotesi ausiliarie
destinate a coprire case speciali.
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Ma così stando le cose, come dobbiamo
considerare la richiesta metodologica che una teoria debba essere giudicata
sulla base dell'esperienza e debba essere rifiutata se contraddice
asserzioni-base accettate? I metodologi possono insistere sull'importanza della
falsificazione, Ma si servono tranquillamente di teoria
falsificate.
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Il metodo di Galileo, che ignora le evidenze
scomode, può essere seguito anche in altri campi. Per esempio nella diatriba
corpo-mente. I dualisti sostengono a ragione che i monisti
trascurano l'evidenza della mente. Ma un’ evidenza del genere, come tutte le
evidenze, può essere tranquillamente ignorata.
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Il principio è abolire le
distinzioni. Abolire la distinzione tra teoria e
osservazione. Abolire la distinzione tra contesto di scoperta e
contesto di giustificazione. Eppure molti filosofi della Scienza ancora
distinguono tra conservazione e teoria. Perché? La distinzione non è di nessuna
utilità, essa non svolge alcun ruolo nell'economia della
scienza.
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La scienza è un sapere cumulativo? Si pensava
che le leggi scientifiche fossero ben stabilite e irrevocabile. Lo scienziato
scopre fatti e leggi e aumenta costantemente la qualità delle conoscenze sicure
e indubitabili. Oggi abbiamo riconosciuto, principalmente in conseguenza alle
opere di Mill, Mach, Boltzmann, Duhem e altri, che la scienza non può dare
alcuna garanzia del genere. Le leggi possono essere
ricadute.