lunedì 2 ottobre 2017

Paul Feyerabend: contro il metodo

  • La proliferazione delle teorie e benefica per la scienza mentre l'uniformità né meno ma il potere critico
  • L'unanimità di opinione può essere adatta per una chiesa, per una conoscenza obiettiva è necessaria invece la varietà di opinione. Un metodo che incoraggi la varietà di opinione e anche l'unico metodo che sia compatibile con una visione umanitaria. Un metodo che faccia proliferare le opinioni è l'unico metodo che può dirsi scientifico.
  • Uno scienziato cercherà di perfezionare anziché confutare le opinioni che appaiono uscire sconfitte dalla competizione.
  • I linguaggi nei quali vengono descritte le osservazioni possono risultare legati a strati più antichi del pensiero speculativo, i quali possono incidere in modo indiretto anche sulla percezione. Un esempio, il sistema di riferimento dello spazio-tempo assoluto della fisica classica che fu codificato e consacrato da Kant.
  • La percezione sensoriale contiene sempre una componente che non ha alcun correlato oggettivo punto questa componente soggettiva si fonde con resto e forma un tutto non strutturato che deve essere poi suddiviso dall'esterno con l'aiuto di procedimenti teorici. L'aspetto di una stella, per esempio, vista occhio nudo contiene gli effetti soggettivi dell'irraggiamento, della diffrazione, della diffusione, limitati dal inibizione laterale di elementi adiacenti alla retina. Considerando tutte queste circostanze, una teoria può essere in contrasto con l'esperienza non perché scorretta ma perché i dati sperimentali possono essere contaminati.
  • Il progresso fu spesso conseguito attraverso recuperi attenti dal passato. Dopo Aristotele e Tolomeo l'idea che la terra si muova, quella strana antica è del tutto ridicola opinione pitagorica, fu gettata nell'immondezzaio della storia, solo per essere richiamata in vita da Copernico.
  • Per il contenuto scientifico di certi miti confronta De Santillana The origin of Scientific and thought.
  • Tutto è scienza, Non c'è alcuna idea, per quanto antica e assurda, che non sia in grado di migliorare la nostra conoscenza. L'intera storia del pensiero viene quindi assorbita nella scienza.
  • I fatti sono costituiti da ideologie anteriori. Alcuni fatti sono visibili solo grazie a teorie.
  • Secondo Hume le teorie non possono essere derivate dai fatti. Secondo Popper le teorie non possono essere verificate dai fatti. II Feyerabend le teorie non possono essere falsificate dai fatti.
  • La nostra abitudine di dire “la tavola e marrone” quando la osserviamo in circostanze normali oppure “la tavola sembra marrone” quando le condizioni di luce sono scarse, esprime la convinzione che esistano circostanze familiari nelle quali i nostri sensi sono in grado di vedere il mondo come in realtà e altre circostanze, altrettanto familiari, in cui i nostri sensi sono soggetti ad inganno.
  • L'argomento della torre. Gli aristotelici si servirono di questo argomento per confutare il moto della terra. L'argomento implica interpretazioni naturali, idee connesse così strettamente con osservazioni da richiedere uno sforzo speciale per rendersi conto che dietro i presunti fatti c'è solo ideologia. Galileo identifica questi presunti fatti, li interpreta come teoria e li sostituisce con teorie di stampo copernicano. Il capitolo 6 tratta nel dettaglio l'esperimento galileiano della torre.
  • La concezione copernicana al tempo di Galileo era tanto chiaramente incompatibile con i fatti che Galileo dovette definirla "sicuramente falsa... non posso trovar termine all'ammirazione mia come abbia possito in Aristarco e nel Copernico far la ragione Tanta violenza senso".
  • La conservazione di teorie in contrasto con le osservazioni è tipica della scienza. La gravitazione di Newton ebbe fin da subito difficoltà abbastanza serie da fornire materiali per la sua confutazione. Il modello atomico di Bohr fu introdotto e conservato nonostante l'esistenza di precisi e incontestabili fatti di esperienza contrari. La teoria speciale della relatività fu conservata nonostante chiari risultati sperimentali in conflitto con essa ottenuti nel 1906 da Kauffmann e nonostante la confutazione di Miller. La teoria generale della relatività non riusciva a spiegare una discrepanza nel moto dei nodi di Venere è nel moto dei nodi di Marte. La teoria parmenidea dell'uno immutabile e omogeneo è contraddetta da quasi tutto ciò che sappiamo e sperimentiamo. Questa teoria ha molti elementi a suo favore svolge un ruolo importante anche oggi, per esempio nella teoria generale della relatività.
  • Il capitolo cinque è una sequela di teorie confutate dai fatti e aggiustate con ipotesi ad hoc. La teoria dei colori di Newton, elettrodinamica classica di Maxwell e di Lorenz, la teoria classica dell'elettrone di Lorentz. In tali circostanze, il procedimento più comune consiste nell'usare la teoria fino a un certo punto, dopodiché si introduce una nuova teoria.
  • Le ipotesi ad hoc hanno spesso avuto un ruolo positivo nelle introduzione di nuove teorie di successo. Vedi Lakatos cap. 8. Ci sono circostanze nelle quali è consigliabile introdurre, elaborare e difendere ipotesi ad hoc, o ipotesi che contraddicono risultati sperimentali ben stabiliti e universalmente accettati. Uno fra i pochi pensatori che compresero questo carattere dello sviluppo della conoscenza su Niels Bohr
  • Galileo attraverso il cannocchiale ha letteralmente abolito alcune sensazioni. Questa espressione provocatoria e dello stesso Galileo.
  • I discorsi di Galileo sono argomentazioni solo in apparenza, Galileo si serve infatti dei mezzi della propaganda, oltre a tutte le ragioni intellettuali che può offrire egli fa ricorso anche a trucchi psicologici. L'esperienza su cui Galileo vuol fondare la concezione copernicana non è altro che il risultato della sua fervida immaginazione, un'esperienza inventata.
  • Le prime osservazioni telescopiche del cielo furono indistinte, indeterminate, contraddittorie è in conflitto con ciò che chiunque poteva vedere a occhio nudo.
  • Il copernicanesimo e altri ingredienti essenziali della scienza moderna sono sopravvissuti solo perché spesso la ragione è stata ignorata.
  • L'idea che l'informazione concernente il mondo esterno viaggi indisturbata attraverso i sensi fino al nostro cervello è stata responsabile dello standard classico per cui tutta la conoscenza deve essere controllata dall'osservazione, che teorie in accordo con L'osservazione sono preferibili a teoria che non lo sono. Ma Galileo di fronte agli argomenti che confutano Copernico facendo ricorso all'osservazione, cambia semplicemente quel tipo di osservazione che sembra danneggiare il punto di vista eliocentrico, elogia Copernico per non averne tenuto conto. Sostiene infine di aver eliminato le evidenze contrarie puntando il cannocchiale verso il cielo, senza minimamente offrire qualche ragione teorica per cui si dovrebbe attendere che ce ne dia un'immagine fedele. E’ dunque violando scientemente gli standard di Aristotele che Galileo compie le sue scoperte e struttura la propria propaganda a favore del copernicanesimo. Galileo sviluppa un programma di ricerca in conflitto con l'osservazione
  • La metodologia è solo la falsa coscienza dello scienziato.
  • La scienza è molto più vicina al mito di quanto una filosofia della scienza sia disposta ad ammettere.
  • Attacco al razionalismo critico di Popper, resta comunque una filosofia positivista.
  • Attacco a Kuhn: il quadro che fa nel suo libro è falso, la scienza non è una successione di periodi di ricerca straordinaria e di periodi di monismo orecchini e sovrano un paradigma.
  • Anche gli aristotelici e gli scolastici o gli alchimisti e i maghi avevano i loro standard.
  • La storia è sempre più ricca di contenuto, più varia, più multilaterale, più viva, più astuta di quanto possa immaginare il miglior metodologo.
  • L'istruzione scientifica quale la conosciamo oggi a essenzialmente lo scopo di semplificare la scienza.
  • L'unico principio che non inibisce il progresso è “qualsiasi cosa può andar bene”.
  • Persino il razionalista più rigido è costretto a smettere di ragionare per imporsi e a usare la propaganda o la coercizione, non perché le sue ragioni abbiano cessato di essere valide, ma perché sono scomparse le condizioni psicologiche che le rendevano efficaci. L'appello alla ragione a cui si cede così prontamente non è altro che una manovra politica.
  • Potremmo servirci di ipotesi che contraddicono teorie ben confermate oppure risultati sperimentali ben stabiliti. Possiamo far progredire la scienza procedendo in modo contro-induttivo.
  • Nulla è mai deciso, nessuna concezione può mai essere lasciata fuori da un'esposizione generale punto esperti e profani, professionisti e dilettanti, cultori della verità e mentitori, sono tutti invitati a partecipare alla contesa e a dare il loro contributo all'arricchimento della nostra cultura.
  • Teorie in contraddizione tra loro convivono sempre nella scienza. È ben noto, ed è stato dimostrato nei particolari da… che la teoria di Newton è in contraddizione con la legge della caduta libera di Galileo e con le leggi di Keplero, che la termodinamica statistica è in contraddizione con la seconda legge della teoria fenomenologica, che l'ottica ondulatoria è in contraddizione con l'ottica geometrica, e così via. Una teoria in contraddizione con un'altra teoria spiega una serie di fatti che indirettamente sono anche una confutazione della prima teoria. In questo modo le teorie scientifiche diventano quasi indistinguibili dal mito per esempio consideriamo un mito come quello della stregoneria e della possessione demoniaca, che fu sviluppato dai teologi del cattolicesimo Romano e che dominò il pensiero Sul continente europeo dal 400 al 600. Questo mito è un complesso sistema esplicativo che contiene numerose ipotesi ausiliarie destinate a coprire case speciali.
  • Ma così stando le cose, come dobbiamo considerare la richiesta metodologica che una teoria debba essere giudicata sulla base dell'esperienza e debba essere rifiutata se contraddice asserzioni-base accettate? I metodologi possono insistere sull'importanza della falsificazione, Ma si servono tranquillamente di teoria falsificate.
  • Il metodo di Galileo, che ignora le evidenze scomode, può essere seguito anche in altri campi. Per esempio nella diatriba corpo-mente. I dualisti sostengono a ragione che i monisti trascurano l'evidenza della mente. Ma un’ evidenza del genere, come tutte le evidenze, può essere tranquillamente ignorata.
  • Il principio è abolire le distinzioni. Abolire la distinzione tra teoria e osservazione. Abolire la distinzione tra contesto di scoperta e contesto di giustificazione. Eppure molti filosofi della Scienza ancora distinguono tra conservazione e teoria. Perché? La distinzione non è di nessuna utilità, essa non svolge alcun ruolo nell'economia della scienza.
  • La scienza è un sapere cumulativo? Si pensava che le leggi scientifiche fossero ben stabilite e irrevocabile. Lo scienziato scopre fatti e leggi e aumenta costantemente la qualità delle conoscenze sicure e indubitabili. Oggi abbiamo riconosciuto, principalmente in conseguenza alle opere di Mill, Mach, Boltzmann, Duhem e altri, che la scienza non può dare alcuna garanzia del genere. Le leggi possono essere ricadute.