mercoledì 20 luglio 2016

km0

  1. Persino il movimento del consumo "a KM 0", che propugna il consumo esclusivo di cibo prodotto in zona, fa la sua parte nel contribuire al riscaldamento globale. Uno studio recente di due ricercatori dell’Università Carnegie Mellon, Christopher Weber e Hulk Scott Matthews, ha evidenziato che l’acquisto di cibo «locale» in realtà aumenta le emissioni dei gas serra. Perché? Più dell’80% delle emissioni associate al cibo avviene nella fase produttiva e le grandi aziende sono molto più efficienti delle piccole fattorie. I trasporti rappresentano solo l’ 11% delle emissioni alimentari e la consegna dal produttore al dettagliante equivale solo al 4%