Conclusione Il logos e l’EuropaRead more at location 4554
Note: europa: culto della diversità; la cultura di massa è non senso il contatto diretto è essenziale contro lo stato bestia omologante miglio: le geometrie variabili e il piccolo ci restituirà la diversità free banking e spiritualità del capitalismo + rischio vero x ripristinare l umanità del capitalismo x un capitalismo comunitario il peccato del capitalismo: sganciamento dalla morale e dalla natura l anticapitalista: un imitarore rancoroso il male nn è nel capitale ma nel capitalismo: la soluzione non sta in rifirme ma è umanistica: il valore della libertà l iperefficientismo si combatte con le inefficienze naturali nn con le riforme Edit
In una rincorsa materialista a Chimerica, l’Europa non ha alcuna chance.Read more at location 4563
Ma dal nostro lettore, che ora ci sente in sfogo e, volendoci un po’ bene, forse vorrebbe calmarci, si replicherà adesso che l’Europa è la sua cultura. Certissimo, ma essa dovrebbe essere viva, quando adesso è morta, appaltata dalle sagre degli esportatori di gnocchi o dagli anticapitalisti. La Cina è gesto vitale che sa cos’è la vergogna ma non il peccato; gli Stati Uniti un incubo ad aria condizionata; ma l’Europa?Read more at location 4580
«Un organismo è armonico ed efficiente soltanto quando gli uomini preposti a determinati compiti possono esplicarli mediante contatti diretti… I mezzi di trasporto moderni non aumentano che apparentemente i contatti umani. Li spostano solo di luogo» [2]. Appropriata preveggenza del caotico Olivetti.Read more at location 4605
«La tenacia con cui i cittadini svizzeri hanno difeso per sette secoli le loro istituzioni e in particolare le prerogative delle comunità cantonali è il segreto della stabilità della Confederazione svizzera… Le minacce esterne e non una omogeneità etnica ha spinto alla collaborazione quattro stirpi diverse»Read more at location 4609
È inevitabile che un libro nel quale si è spiegato il capitalismo nel suo esito cinese e omologante, avversi lo stato economico o quello che statizza l’istruzione, e amministra la cultura, per corollario napoleonico.Read more at location 4615
una civiltà davvero europea dovrebbe rallegrarsi che gli uomini risultino il più possibile diversi. Il principio da applicare dovrebbe essere opposto a quello predicato dai mandarini di Bruxelles.Read more at location 4619
Si predica che tutto quanto lo stato non può, o non riesce a fare bene, dovrebbero farlo delle strutture sussidiarie.Read more at location 4621
La cultura di massa e distribuita è non senso, essendo sempre la libertà conquista individuale di un meglio che serve a farsi diversi.Read more at location 4624
«Noi dovremmo desiderare un’assemblea che si occupasse non tanto delle esigenze particolari di gruppi particolari, quanto dei principi permanenti generali sulla base dei quali regolare le attività della comunità.Read more at location 4628
Il capitalismo, come l’invidia e il gioco, ha essenza divorante: pochi settenni e le millenarie certezze, persino dello stato giuridico, ne sono risultate dissolte. Confini, funzioni di polizia, definizioni di famiglia, e pena, guerra o pace, tutto è evoluto ormai a precarietà divorata da vanità mutevole.Read more at location 4634
Il dogma teologico della immutabilità dello stato e della sacralità dei suoi confini, poteva essere accettato in tempi in cui i fattori economico-sociali cambiavano molto lentamente, non certo ai giorni nostri»Read more at location 4641
«se la moneta consisteva di depositi bancari (anche con l’oro a riserva e pronto alla conversione) e se tutti i pagamenti erano fatti con assegni, il processo di clearing si sarebbe svolto nella maniera più puntuale che fosse concepibile. […]Read more at location 4655
I reazionari ma libertari sarebbero i più appropriati a rimediare il danno omologante del capitalismo; e il free banking ha un ulteriore pregio. Ridimensiona lo stato e al contempo gli eccessi dell’economia,Read more at location 4673
far rivivere in forma libertaria il principio migliore dell’Ancien Régime.Read more at location 4677
Un denaro triarticolato È un denaro emesso a fronte di una promessa di capitale vera, non falsata da tassi d’interesse e monete cartacee statali corrisponderebbe a un’intelligenza fraterna che si compie nella realizzazione di merci effettive. E, dunque, non ricerca la sua perpetuazioneRead more at location 4678
Eppure, prima di Dumézil l’idea di una soluzione triarticolata ai guai della modernità era stata ridetta varie volte e dai più disparati [10]. Per esempio dal teologo russo Vladimir Solov’ëv, o da quell’Eugen Dühring, contro il quale Engels scrisse uno dei suoi libri di sciocchezze meglio riusciti.Read more at location 4691
«È necessario possedere delle cognizioni per fare una buona scelta. Volete eleggere un pilota o un geometra, occorre che gli elettori siano o dei piloti o dei geometri. Degli ignoranti possono mescolarsi e dare il loro parere sulla scena o sulle diverse attività della vita; ma il loro giudizio è così sano come quello delle persone dell’arte?»Read more at location 4699
Ogni idea di una distinzione funzionale che protegga la cultura, ma anche l’economia, dagli eletti del suffragio universale e quindi dalla democrazia, rimanda a questo brano di Aristotele, nel quale, com’è noto, c’è tutto.Read more at location 4702
Il capitale diventa fittizio nel gioco all’accumulo, ma anche nel suo privarsi di epica, ovvero di una coesione vivente al lavoro.Read more at location 4707
L’idea di un lavoro al quale offrire un senso superiore al salario, una dignità comunitaria articolata nell’atto e nel movente del lavorare, fu poi anche quella di Adriano Olivetti.Read more at location 4711
la sua furia del dettaglio lo perse. Ne sortì un libro nel quale si fece prigioniero da solo, illeggibile ingegneria. Eppure, Olivetti era astuto imprenditore e da mistico intuiva la soluzione giusta;Read more at location 4712
La legge di Sombart Il capitalismo è l’emancipazione dell’economia dai moventi e dalla morale religiosa e dell’agire secondo natura,Read more at location 4717
Sombart riconobbe questa emancipazione nelle innovazioni della tecnica.Read more at location 4719
Non è solo l’incertezza delle speranze apocalittiche, quindi di riforma, dei movimenti ambientalisti, o la loro prosecuzione delle stesse aberrazioni in cerca di governi mondiali, a renderli così tanto perniciosi. È la loro ignoranza di un pensiero diverso, non combinatorio, che gli impedisce la riforma di una natura che non percepiscono. L’economia surroga un difetto di vita; ma l’ecologia la imita.Read more at location 4726
La vanità e l’ecologia Il periodo di produzione in agricoltura non è riducibile a epica fraterna umana, è respiro solare di forze cosmiche.Read more at location 4733
L’ecologismo è in condizione sentimentale, non conoscitiva e, perciò, farà e già sta facendo danni immani: la vanità capitalistica si dà ormai forma ecologica.Read more at location 4737
La mitizzazione dei primitivi, di quei migranti in servaggio che dalle colonie dell’Occidente e dell’Europa ci stanno invadendo, è, del resto, un corollario dell’identica percezione aberrante. Le forme spirituali degli amerindi o dell’Oriente sono in astiosa ripicca, subalterna da secoli, se non da millenni. Non è il nobile sentiero del Buddha, o l’impermanenza taoista o il sorriso del dio Sole degli incas che questi emigranti portano con sé. Ma una cultura degenerata e a brandelli, eccitata dalla pubblicità e dal desidero di vendicare l’intima percezione d’inferiorità, non solo capitalistica. Sono in imitazione rancorosa di quanto gli anticapitalisti gli fanno, e chiedono di recitare.Read more at location 4748
Se ripensassimo agli argomenti che un qualunque funzionario dell’Imperial regia amministrazione asburgica in Italia usava per contraddire Pellico, dovremmo, sorridendo, riconoscere che sono gli stessi ridetti da von Hayek. Rifare l’Italia, addirittura unirla? Un azzardo costruttivistico: s’era nei secoli selezionato un equilibrio adatto, distorcerlo avrebbe rovinato gli italiani. Che sia stato così, non c’è più il tempo per capirlo.Read more at location 4757
Tre e sette sono i numeri di cui Olivetti abbondò nelle sue partizioni e nei suoi entusiasmi mistici, i quali erano infiammati dal comunitarismo cattolico di Mounier ma anche dai libri di Rudolf Steiner.Read more at location 4771
La riforma del capitalismo, essendo questo un vizio, non può riguardare l’economia. Il capitalismo sarebbe finito all’istante dal logos dei Vangeli. Ma tale soluzione riguarda solo la libertà di ognuno. Nulla può imporsi all’io, dal di fuori.Read more at location 4778
Ecco distrutto, anzi distorto l’utile col bene, quanto basta per svelare l’infima morale presupposta dalle formulette sull’utile da massimizzare dell’economia.Read more at location 4785
I fondamenti di un’economia diversa dal capitalismo, e non anticapitalista, sono il dono, e una minore crescita. Il capitalismo abbisogna della crescita non solo per retribuire col profitto il capitale. L’ossessione della crescita dipende dal fatto che quanto è finto e malvagio, se conosciuto, diminuisce, ecco allora l’urgenza di rinnovarlo senza fine.Read more at location 4788
Note: RICETTA CONTRO IL CAPITALISMO: 1 NO ANTICAPITALISMO 2 MINORE CRESCITA