1. Deprivatizzazione della religione e crisi della laicità: un difetto di motivazioneRead more at location 183
Prendendo ad esempio il dibattito italiano, è facilissimo osservare come con “laicità” si indichino ormai le cose più diverse e in contesti non meno diversiRead more at location 204
ridando evidenza a una alternativa (rimossa) si aiuta almeno un poco la gestione della polisemia e lo svolgimento dell’intricata matassa di quella confusione.Read more at location 209
Lo stesso Jean Baubérot parla di laicità minacciata “due volte”: minacciata da nuove espressioni del fattore religioso11 e minacciata dall’«integrismo laicista»12. Anche per chi invoca una “riscossa laica”, e imputa ad Habermas dei cedimenti, non ci sono dubbi sulla criticità del passaggio che stiamo attraversando.Read more at location 233
le istituzioni più o meno figlie della laïcité non ce la fanno a mantenere la religione nel privato e a generare quel tot di “religion civile”Read more at location 241
A partire dagli anni Novanta, José Casanova ha introdotto nel dibattito una serie di dati e di argomenti a sostegno dell’evidenza di un processo di “deprivatizzazione” della religione.Read more at location 246
c’era l’esigenza di ripensare sistematicamente la relazione fra religione e modernità, nonché i possibili ruoli che le religioni possono svolgere nella sfera pubblica delle società moderneRead more at location 250
In termini più distaccati è stato «The Economist» a fornire un riepilogo degli argomenti a sostegno dell’ipotesi che vede la religione avviarsi a giocare un ruolo importante nella politica di questo nuovo secolo18. Il business religioso è in crescita, contro ogni aspettativa.Read more at location 262
(I) la larghissima maggioranza degli osservatori e degli analisti, indipendentemente dalle preferenze in materia, concorda circa la situazione critica in cui versano e i valori e le istituzioni di laicità (persino nel suo nucleo di laïcité) e (II) sovente comprende questa situazione innanzitutto come effetto di un processo di deprivatizzazione della religione.Read more at location 265
In breve, il primo elemento consiste nell’intendere laicità e religione in un certo senso come complementari, quasi legati da un rapporto di proporzionalità inversa. Di tanta maggiore salute gode la laicità quanto maggiore è la marginalità in cui versa la religione,Read more at location 274
Se laïcité significa privatizzazione della religione, deprivatizzazione della religione significa crisi della laïcité.Read more at location 285
Tutto ciò rivela che se non è in salute la laicità come istituzione, certo è in salute la laicità come orientamento teorico e culturale, fatto proprio come teoria – almeno per quella sorta di complementarietà cui ci stiamo riferendo – anche da chi lo combatte come istituzione.Read more at location 287
Secondo questa particolare comprensione, la modernità non costituisce innanzitutto una radicale trasformazione dell’ordine sociale e, meno che mai, la negazione della necessità di un ordine sociale. Piuttosto, la modernità consiste nel progetto di una diversa intitolazione dei poteri che lo reggono e lo garantiscono: dalle autorità ecclesiastiche a quelle politiche.Read more at location 293
è questo ciò che si voleva significare a partire dalla prima metà del XVII secolo con il neologismo di “secolarizzazione”Read more at location 297
Un sopravvalutazione quantitativa del ritorno della religioneRead more at location 300
coloro che studiano i comportamenti elettorali osservano invece da alcuni decenni, in Italia, ma anche nelle democrazie occidentali in genere, un decremento dell’influenza sulle scelte di voto di tutti i tradizionali fattori sociali22, non ultimo quello religioso23.Read more at location 307
tra le sconfitte subite dalla Chiesa (se così si può dire…) nei referendum sul divorzio (1974) e sull’aborto (1981) e la vittoria del 2005 a fare la differenza è stata innanzitutto la comprensione e l’interpretazione da parte delle autorità ecclesiastiche delle dinamiche proprie di una vicenda politica secolare24 e non certo un recupero della capacità di controllo del comportamento elettorale dei “cattolici” da parte delle stesse autorità.Read more at location 311
le “prove” del processo di ritorno della religione sono costruite trascurando un’acquisizione ormai cruciale del dibattito socioreligioso internazionale: la multidimensionalità del fenomeno religioso26. È ormai accettato, infatti, nell’analisi sociologica, che le componenti della religiosità individuale (pratica, credenza, identificazione, e così via) si muovono con notevole indipendenza reciproca:Read more at location 319
si può agevolmente mostrare come l’identificazione religiosa si converta in partecipazione religiosa o in conoscenza religiosa solo in condizioni piuttosto rare e complesse.Read more at location 329
non si forniscono quasi mai serie storiche sufficientemente lunghe e comparate di misure valide e attendibili di questo fenomeno31.Read more at location 335
Se, a puro titolo di esempio, consideriamo il solo caso italiano32, quella che è probabilmente la migliore fonte a disposizione – ovvero l’indagine Multiscopo dell’Istat33 – per il decennio 1997/2006 osserviamo che, tra i diciottenni e oltre, la dichiarazione di partecipazione almeno settimanale a funzioni religiose (di qualsiasi confessione) non è assolutamente salita, bensì è scesa dal 36 per cento circa al 31 per cento circa.Read more at location 336
Anche se il trend del calo degli ingressi e degli abbandoni hanno rallentato la loro corsa37, le organizzazioni ecclesiastiche debbono comunque far fronte a una non trascurabile riduzione di clero.Read more at location 349
dopo gli anni Settanta il panorama filosofico ha visto la crisi delle teorie e delle ideologie razionalistiche e antireligiose e ha conosciuto l’affermarsi del pensiero critico e dell’ermeneutica, entrambi certamente più aperti delle prime alla realtà e alle ragioni dell’esperienza religiosa.Read more at location 352
la comunicazione di massa ha prestato un’attenzione nuova e fino a poco prima impensabile a temi e personaggi religiosi.Read more at location 354
essere più benevoli nei confronti di chi argomenta il “ritorno della religione”, è pur vero che sulla scena europea si sono manifestate negli ultimi venti o trenta anni presenze più significative di “nuove religioni” e di un nuovo business religioso,Read more at location 358
Tuttavia, anche presi nel loro insieme, tutti questi fenomeni non sono stati in grado di invertire la tendenza plurisecolare41 al decremento della partecipazione religiosaRead more at location 365
potremmo limitarci a dire con James Beckford che il declino della religione ha subìto negli ultimi decenni qualcosa come un brusco e inatteso rallentamentoRead more at location 367
La fatalità della “secolarizzazione” come declino della religione conseguente al procedere della modernità si rivela ormai solo come mito o come ideologiaRead more at location 372
La religione se resta identica alle sue forme del passato declina, ma può anche innovarsi.Read more at location 376
business religioso, e non solo la religione come business, non sono affatto una possibilità da escludersi a priori nella modernità avanzata, neppure per le Chiese storiche.Read more at location 377
Molto probabilmente, ciò che alcuni chiamano “ritorno della religione” è più simile a un rallentamento del declino e a una smentita di una sua assoluta necessità.Read more at location 380
Qui siamo alle prese con il controllo di un’asserzione diversa: la crisi di un – reale o presunto – caposaldo delle democrazie secolari, la laicità, sarebbe causata direttamente e primariamente da un processo di deprivatizzazione della religione, a sua volta espressione di una generale ripresa di forza (anche politica) da parte di istituzioni e organizzazioni religiose. È precisamente a questo punto che emerge una domanda precisa e cruciale: ma come è possibile che così tanto sia prodotto da così poco?Read more at location 388
Ciò che non convince è spiegare la crisi della laicità, che effettivamente c’è, con quel tanto o forse quel poco di ritorno e di deprivatizzazione della religione che effettivamente c’è stato.Read more at location 401
Un esempio emblematico è stato offerto dal confronto che ha accompagnato e seguito la controversia intorno ai rapporti con la religione e le Chiese accesa dal processo di redazione del trattato costituzionale dell’Unione Europea (poi non approvato).Read more at location 413
questa pressione critica sulla laïcité da parte degli attori religiosi avviene in coincidenza (spesso poco tematizzata) con incrinature prodotte su altri versanti del regime étatiste da altre forze sociali.Read more at location 431