Questione cruciale nella diatriba Israele/Palestina. Meglio buttar giù una decina di punti da tenere a mente.
- La pololazione rurale palestinese era povera e analfabeta, non più proprietaria delle terre e con una tendenza naturale a migrare. Migrava o in città o in altri stati arabi.
- l' Yishuv, già al tempo di Peel, non aveva escluso l' opzione "trasferimento obbligatorio" in accordo con le altre nazioni arabe. I dirigenti israeliani vedevano bene territori liberati dalla presenza araba (documentabile).
- Con Israele sulla difensiva (dic.47 mar.48) le classi superiori dei palestinesi fuggirono stabilendosi confortevolmente altrove in attesa della conclusione delle ostilità.
- Gli arabi più ricchi chiusero tutte le loro attività diffondendo disoccupazione, povertà e demoralizzazione verso la restante popolazione araba che in gran parte finì per seguire il loro esempio.
- Paura, intimidazione e vere espulsioni. Ci sono casi documentabili
- La politica delle rappresaglie nella prima fase degli scontri incide sulle decisioni. Episodi come Deir Yassin innescano la "psicosi della fuga".
- In molte aree fu ordinata l' evacuazione dai comandanti arabi al fine di predisporre al meglio l' invasione. Una campagna di preparazione psicologica è documentabile sin dal 1947.
- Alcuni generali israeliani come Allon, forti dei poteri di guerra, li usarono anche per assottigliare la minoranza araba del futuro stato di Isrele.
- Il governo isreliano non prese nessuna iniziativa per frenare l' esodo. Per contro l' Alto comitato arabo la sollecitava.
- L' invasione araba accrebbe le ostilita e Israele, per evidenti ragioni militari, si oppose al ritorno dei profughi.
- Durante l' ultima parte della guerra, gli arabi mostrarono volontà di restare (conobbero le misere condizioni dei profughi) e le fughe furono solo l' esito di maltrattamenti ed espulsioni.
- Non ci fu mai e non fu mai discussa una politica sistematica di espulsioni. Il mercante di Haifa partiva quando una certa soglia critica della sicurezza e del benessere veniva superata dall' effetto cumulativo dei disagi.
- 2 offerte per il ritorno : 1) accoglimento di 100.000 profughi (65.000 più i già ritornati e quelli in cammino) 2) incorporamento della striscia di Gaza con i suoi 60.000 abitanti + accoglimento di 200.000 profughi. Proposte respinte con indignazione. N.B. israele parla di un totale di 520.000 profughi, i paesi arabi arrivano a 900.000/1.000.000.
- I Paesi Arabi fecero poco per assorbire i profughi. consideravano la loro presenza un' arma preziosa contro Israele.