giovedì 5 giugno 2008

Strumentalizzare male la felicità

Recenti studi di cui ho parlato anch' io, confermano un solido legame tra possesso di beni materiali e felicità.

Chissà perchè una conclusione del genere mette di malumore chi vorrebbe porre un freno al turbo-capitalismo.

Ma se davvero una reazione del genere esistesse, sarebbe infiondata. A meno che il nemico fosse il fantasma del "consumismo" inteso come mera astrazione filosofica.

In realtà se il legame di cui sopra non esistesse per niente non avrebbero nemmeno senso politiche redistributive in favore dei meno abbienti. Inutile dire che proprio queste sono le politiche preferite da chi poi assiste turbato alla confutazione dell' Easterline paradox.

E' la stessa co-autrice dello studio che lo conferma a Rob Lever:

",,, although backers of the Easterlin theory say it argues against unbridled pro-growth capitalism, Stevenson said the new research could also be used to promote more distribution of wealth.

"A 10 percent increase in income for a poor person will give you the same gain (in happiness) as a 10 percent gain for a rich person but it would cost a lot less," she said.

Accordingly, she said redistributing income from the rich to the poor could increase a country's overall happiness quotient..."