sabato 19 gennaio 2008

I sogni son desideri?

Con un orecchio alla radio ascolto lo scrittore Maggiani che pronuncia due parole sul suo ultimo libro. E' una guida alla città di Genova. Precisa come lui sia in grado di mappare una città senza nemmeno metterci piede, e senza nemmeno desiderare di farlo. Detto questo, è evidente che si tratta di Guide del tutto particolari.

In un libro precedente si era dedicato nientemeno che ad Alessandria d' Egitto. Pur non essendosi mai spinto in vita sua a quelle latitudini, considerava l' impresa possibile. Ed ebbe ragione. Una volta che il libro usci con ampi riscontri, le autorità cittadine di laggiù lo invitarono addirittura per premiarlo e concedergli la cittadinanza onoraria. Un successone.

Il Maggiani precisa che, nel corso della stesura, ogni notte sognava la città che era impegnato a ridurre nella sua guida. Ma questo non lo stimolava in alcun modo a recarsi sul posto, per lui, infatti, i sogni non sono desideri, bensì una forma di sfogo costruttivo, una felicità compositiva, la necessità che abbiamo di plasmare.

Neanch' io mi sono mai riconosciuto nella formula pseudo-freudiana per cui i sogni rifletterebbero l' azione di un demone che ci spinge a desiderare. Ecco che ora mi si spalanca un' alternativa. Mi affretto a fare mia questa interpretazione per cui l' attività onirica è un po' come un parco giochi dove noi ci beiamo con i nostri Lego.
***

Bene, adesso abbiamo ulteriori motivi per non fare cose che una certa pressione - non si sa bene da dove esca - tende ad imporci:
  1. possiamo evitare serenamente di tornare sui luoghi dell' infanzia, detti anche "Posti delle Fragole" pur non essendo necessariamente solo luoghi geografici. E' ormai accertato che riservano solo cocenti delusioni con frustrazioni prolungate e ricorrenti;
  2. possiamo poi evitare di inseguire affannosamente cio' che sognamo e che in quel contesto ci appariva particolarmente appetibile. Sembra accertato che, qualora lo sforzo prodotto ci risulti particolarmente fastidioso e insensato, non siamo certo noi ad essere volubili e contraddittori. Molto più semplicemente "i sogni non sono desideri".