mercoledì 16 gennaio 2008

Etica, una questione di cellule

Pinker si produce sul NYT a difesa della bio-morale.

Argomenta efficacemente dall' alto della sua scienza riconosciuta.

Che l' ipotesi evoluzionista possa spiegare l' origine dei nostri giudizi etici sembra credibile. In più armonizza la scienza etica con gran parte delle scienze contemporanee.

Ma poi - non molto a sorpresa visto che a quel varco si era attesi - ecco che ci si incarta.

"...the explanation of how different cultures appeal to different spheres could lead to a spineless relativism, in which we would never have grounds to criticize the practice of another culture, no matter how barbaric, because “we have our kind of morality and they have theirs..."

Eh sì cari miei, la buona vecchia questione del relativismo sembra sbarrare il passo alla marcia trionfale dei bio-moralisti.

Fortunatamente Pinker ci rassicura.

"...in reality, none of these fears are warranted, and it’s important to see why not..."

E in effetti è molto importante vedere quel why not. Sarà per quello che le mie orecchie si sono espanse di parecchio. Peccato che personalmente non rinvenuto traccia della risposta promessa. E pensare che il resto dell' articolo l' ho riletto due volte.

Si parla a lungo delle soluzioni alternative attraverso cui questo ostacolo è stato superato.

"...if it is just a collective hallucination, how could we argue that evils like genocide and slavery are wrong for everyone, rather than just distasteful to us?...Putting God in charge of morality is one way to solve the problem..."

Ma Pinker non ha nessuna intenzione di buttarci dentro Dio in faccende del genere. Peccato che non sembra avere molte alternative. Cio' lo spinge ad abbandonarsi a dotte digressioni.

Per esempio ci spiega COME puo' sorgere da un punto di vista evolutivo una morale implicante comportamenti generosi.

"...the prevalence of nonzero-sum games. In many arenas of life, two parties are objectively better off if they both act in a nonselfish way than if each of them acts selfishly..."

Ma questo lo sappiamo da sempre, in realtà noi volevamo sapere come replicare a chi, credendosi in buona fede portatore di una Santa Crociata, vorrebbe sterminare i bambini malformati.

Il bello è che Pinker sembra sempre sul punto di rifericelo. Il bello è che la morale biologica sembrava dover sanare ragionevolmente questa frattura.

Invece tutto resta a penzoloni lasciandoci qui con il nostro "istinto etico" che continueremo a praticare in silenzio sperando che tutti ci capiscano e nessuno ci chieda una giustificazione. In caso contrario questo ponderoso articolo serve a poco.