giovedì 17 gennaio 2008

Competitività al femminile

In occidente il sesso debole gode ormai ovunque di diritti parificati a quelli dell' uomo. Eppure, anche dopo decenni, alcuni gap faticano ad essere colmati. Basta guardare agli stipendi, oppure basta dare un occhiata alla composizione della classe dirigente.

Alcuni osservatori hanno insinuato una verità scomoda: forse la donna non coltiva quei desiseri di potere che devono ritenersi tipici dell' uomo!
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In questo studio si tenta una risposta.

Innanzitutto si va in Africa per fare qualche esperimento significativo. Ma perchè fin laggiù? Semplice, laggiù convivono tribù matrilineari, ovvero comunità dove la donna ha un ruolo prevalente, affianco a tribù dove la cultura maschile regna incontrastata.

Si è voluta misurare la competitività e la capacità di cooperare tipica dei soggetti, facendo bene attenzione al sesso e al contesto in cui si è cresciuti.

Risposte: il sesso più competitivo corrisponde a quello che predomina nella tribù. Complessivamente, però, è più competitiva la tribù dove la cultura femminile si impone. E lo è grazie ai maschi. Lì il sesso debole (i maschi) non è poi così debole e mantiene un buon livello di capacità e desiderio di competizione. Le donne si limitano ad essere competitive almeno quanto gli uomini delle tribù maschiliste.

Ma il risultato è ancor più marcato quando si misura la capacità di cooperare. vincono i villaggi dove predominano le donne. Ma vincono soprattutto grazie all' apporto dei maschi.

Insomma, la diffusione della cultura femminile sembra far bene a tutti, soprattutto agli uomini!