IL PUNTO DEBOLE DI TALEB
Autore stimolante… tranne quando parla del suo core business: la finanza e la gestione del rischio. Qui non lo capisco.
Autore stimolante… tranne quando parla del suo core business: la finanza e la gestione del rischio. Qui non lo capisco.
La sua tesi: le gente sottostima i rischi perché non tiene nel dovuto conto la possibilità di catastrofi (cigni neri).
Sostiene poi la sua tesi con aneddoti, per lo più tratti dalla sua storia di trader di successo.
Ma con gli aneddoti si puo’ facilmente dimostrare anche il contrario. Per esempio, mia moglie ogni sera controlla spasmodicamente la chiusura di tutte le serrature poiché teme l’intrusione di “ladri-assassini” (ha letto sul giornale di casi efferati che l’hanno mandata in fissa). Ma tanta cura meticolosa è chiaramente sproporzionata al rischio effettivo: mia moglie, in poche parole, sembra vedere solo cigni neri mentre invece – stando a Taleb – non dovrebbe vedere nemmeno quelli che esistono veramente!
Volevo solo dire che con gli aneddoti si puo’ sostenere tutto, se si passa poi dagli aneddoti alle verifiche sistematiche allora ci accorgiamo che Taleb ha semplicemente torto. Non sto certo a linkare gli studi, qui dico solo che ci sono trader che adottano una strategia opposta alla sua e hanno avuto ancora più successo. In generale possiamo concludere che non esiste un’attitudine uniforme verso il rischio: in alcune attività prendiamo rischi eccessivi mentre in altre siamo troppo prudenti. Del resto, se in molti casi non fossimo eccessivamente prudenti, come potrebbero campare le assicurazioni?
Inoltre, Taleb vede solo i cigni neri. E i cigni d’oro? Non è detto che su questo punto ci sia asimmetria. C’è la morte (evento rarissimo e catastrofico in negativo) ma c’è anche la beatificazione dell’eroe (evento rarissimo e catastrofico in positivo). Chi non rischia muore meno ma nemmeno diventerà mai eroe. C'è l'annientamento del pianeta per una catastrofe climatica da imputare alla mancanza di provvedimenti presi per tempo ma c'è anche la possibilità di lasciare ai posteri un pianeta dal valore centuplicato grazie ad una tecnologia più facilmente disponibile in assenza di vincoli eccessivamente prudenziali. L’avvento inatteso di AI sui mercati, per esempio, centuplicherebbe il valore delle azioni, si tratterebbe di un cigno d’oro: che se ne farebbe Taleb della massa di opzioni a vendere che nel frattempo avrebbe accumulato in attesa della catastrofe?