Certa astrusa musica contemporanea si vive meglio come esperienza che come ascolto, come colonna sonora che come oggetto sonoro. Ascoltare certe cacofonie di Ligeti "vedendole" ispirate dagli incubi che aveva da bambino in Transilvania, e che l'autore descrive meticolosamente, ci facilita il contatto con il suo mondo. È l'estetica de "l'art pour l'art" il nemico da combattere, non la musica del nostro tempo.