sabato 16 maggio 2020

COVID E MOOD AFFILIATION.

COVID E MOOD AFFILIATION.
E' un corto circuito che in passato registravo osservando lo scontro tra "liberali" e "paternalisti". Uno si aspetterebbe che i liberali siano più morigerati e moralisti, in questo modo non finiranno per mettersi nei guai nel "pericoloso" mondo che auspicano, ovvero un mondo in cui devi arrangiarti con le tue forze. D'altro canto, il paternalista me lo aspetterei più rilassato e indulgente, con tutte quelle reti di sicurezza approntate per la sua protezione non puo' essere altrimenti. Purtroppo, nella realtà verifico l'esatto opposto: spesso il liberale è anche libertino e il paternalista è un bacchettone. Evidentemente, nella scelta politica la mera simpatia per certe soluzioni fa premio sulla ragione.
In tempi di covid il meccanismo perverso si ripete. Prendiamo il classico bipartitismo della nostra era: lockdown vs immunità di gregge. O anche: "cinesi" vs "svedesi".
E' questa una divisione razionale o sentimentale? Secondo me la due.
Da un punto di vista razionale mi aspetterei infatti che una persona estremamente prudente voti convinto il partito "svedese": nessuno come lui saprebbe muoversi in un mondo del genere, e se molti si infettano ha solo da guadagnarci uno scudo crescente contro la malattia. Al contrario, una persona disinvolta dovrebbe favorire il metodo "cinese" in modo da trovare le cure necessarie nel momento in cui cadrà vittima del virus.
Quel che vedo è l'esatto contrario: i prudenti invocano il "cinese" e i disinvolti lo "svedese".
E' chiaro, si va per simpatia ideologica più che per logica.