giovedì 7 maggio 2020


In un'epoca di tramonto del neoliberismo, vediamo meglio le 4 funzioni del libero mercato, anche perché dobbiamo pensare a come sostituirle:

1) il mercato fornisce informazioni.
2) il mercato fornisce incentivi.
3) il mercato pacifica.
4) il mercato guida la scelta morale.

La discussione su 1) e 2) occupa intere biblioteche a cui vi rimando.

Anche della terza funzione si è detto di tutto, e possiamo condensarla nell'adagio: laddove non passano le merci, passano i cannoni. Aggiungo giusto una chiosa: il mercato non ha un padrone, assomiglia più alla "natura" che a un' "intelligenza", se fallisco sul mercato è come se un fulmine mi cadesse in testa, non ho nessuno con cui prendermela. Certo, i complottisti sapranno inventarsi di tutto, ma non è un caso se si tratta di figure a basso status.

Meno nota è la quarta funzione, secondo la quale il mercato toglie agli oggetti la "storia" che li riveste rendendogli più astratti, il che facilità la scelta morale razionale. Un esempio per chiarire: molti di noi amano gli animali ma, grazie al mercato, non arrivano a diventare vegetariani. Se dovessimo uccidere con le nostre mani l'animale che mangiamo, probabilmente in tanti si convertirebbero. L'astrazione resa possibile dal mercato ci fa invece scegliere con la testa anziché con la pancia.

Ma c'è di più: l'astrazione del mercato ci mette di fronte il costo reale della nostra scelta morale. Esempio: Apple ci garantisce una qualità omogenea per il suo I-Phone 6, cio' significa che se noi la boicottiamo perché ci stanno a cuore le condizioni di lavoro nelle miniere di cobalto brasiliane, Apple sposterà le sue forniture in Messico, dove le condizioni sono leggermente migliori, ritoccando i prezzi a qualità costante. La differenza di prezzo è il costo reale della nostra scelta morale. Fuori dal mercato equivalenze del genere sono impossibili, spesso la scelta si riduce ad un prendere o lasciare.

Domanda: come sostituiremo 1-2-3, ma soprattutto 4?