COMPATIBILISMO
Sto guardando un coltello o una lama con il manico? Sto guardando una mano o un palmo con le dita? Sto pensando a me o ai miei desideri/sentimenti/emozioni/principi/idee...?
Puo' darsi che i coltelli non esistano, e nemmeno le mani, e nemmeno le persone. Esistono solo... le loro componenti.
In questo senso non avrebbe senso chiedersi se sono libero ma solo se sono liberi, che ne so, i miei desideri. E anche questa domanda, in assenza dell' "io", avrebbe un senso molto particolare.
I miei desideri sono liberi? E i miei atomi? Insomma, per chiedersi se qualcosa è libero occorre che esista, e per qualcuno esistono solo le componenti delle cose, non le cose. Ammettiamo che gli atomi siano l'unica cosa che esista, sono forse liberi? In un certo senso sì visto che non esisterebbe nemmeno una legge di natura che li governa ma solo una regola con cui descrivere il loro comportamento. In un certo senso no visto che il loro comportamento è comunque prevedibile. Insomma, sia sì che no. Sono sia liberi che determinati. E' la strana dottrina del compatibilismo. Leggete per capirla meglio, io, come vi sarete accorti, non ci sono riuscito molto.
Ho capito però che la classica teoria del libero arbitrio ha qualche problema: essere liberi non significa infatti scegliere di soddisfare i propri desideri o di rinunciarvi (saremmo schiavi dei desideri o della loro negazione). Significa desiderare i nostri desideri. Anzi, desiderare di desiderare i nostri desideri. Ma insomma, che cavolo significa? Boh, non lo so più nemmeno io, e questo è un problema. https://www.lesswrong.com/…/NEeW7eSXThPz7o…/thou-art-physics