LA FORTUNA DEI SANTI
Devi avere culo per diventare Santo! Aristotele, che dovrò pure citare qualche volta, pensava che senza una buona dose di fortuna non puoi sviluppare un buon carattere, e l’arguto Kant ci metteva il carico legando indissolubilmente moralità e intenzioni.
Puoi prendere le tue decisioni con tutta la buona fede di cui sei capace ma se il tuo progetto fallisce non sarà d’aiuto a nessuno, l’incertezza mondana miete vittime ovunque. Purtroppo davanti a noi abbiamo solo i risultati per giudicare (e santificare). Inoltre, una persona virtuosa che non si trova nelle circostanze adatte per esercitare la sua virtù non verrà riconosciuta tale da nessuno. Salute, amici, disponibilità di beni materiali… a molti Santi autentici mancano le pre-condizioni per essere proclamati tali. Pensate poi alla fortuna di possedere un talento, un’ inclinazione, una disposizione caratteriale, questi sono doni gratuiti: non nasciamo come una tabula rasa! Ma c’è anche il problema del libero arbitrio: noi possiamo adempiere o non adempiere a un nostro desiderio ma siamo realmente responsabili per il nostro desiderio?
Per tutti questi motivi ribadisco che devi avere un bel culo per diventare Santo. Il che ha come conseguenza che l’ Inferno contiene parecchi Santi, sono quegli uomini che il tribunale umano ha sopravvalutato. La cosa ha anche un portato teologico, ci spiega a che serve il Giudizio Universale: a sancire quel giudizio impossibile sulla terra, a rettificare il giudizio umano spedendo all’ Inferno i santi non meritevoli e ripescando in Paradiso quei malvagi solo sfortunati.