lunedì 5 marzo 2018

L'AGENZIA PUBBLICITARIA DELLA MAFIA

La criminalità organizzata, come ogni impresa commerciale, necessita di servizi pubblicitari ma, per ovvi motivi, non può avvalersi di un'agenzia tradizionale, cosicchè, da sempre, ricorre a vie alternative, una su tutte: il cinema.
Ne sa qualcosa il regista Juzo Itami che, recentemente, per aver dato un'immagine triviale della Yatsuka giapponese è stato sfregiato. Tuttavia, di solito, il sodalizio tra i due mondi gira in modo quasi perfetto e le mafie si sono sempre dimostrate riconoscenti per i servigi ricevuti più o meno volontariamente dal mondo del cinema.
Quando ci capita di osservare da vicino personaggi come Riina o Provenzano restiamo leggermente delusi, ma non c'è da meravigliarsi, nemmeno la famiglia tradizionale assomiglia molto a quella del Mulino Bianco.

How do criminals communicate with each other? Unlike the rest of us, people planning crimes can't freely advertise their goods and services, nor can they rely on formal institutions to settle disputes and certify quality. They face uniquely intense dilemmas…
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