2. L’importanza di essere teneri Perché pensiamo ciò che pensiamo delle creature che non pensano come noi - Amati, odiati, mangiati: Perché è così difficile agire bene con gli animali by Hal Herzog - #waltdisneybiofoliaco #lesteticaètutto #irrazionaliconanimali #guerradiparole #trolleyperanimali
2. L’importanza di essere teneri Perché pensiamo ciò che pensiamo delle creature che non pensano come noiRead more at location 712
Sarebbe stato etico, domandava Judy, distruggere le uova del banale passero per far spazio a una coppia di teneri, adorabili uccellini azzurri? Cohen disse di no: «Da un punto di vista etico, un aspetto gradevole non ha più valore».Read more at location 724
nel mondo astratto della filosofia morale la capacità di suscitare tenerezza può non avere importanza,Read more at location 727
Perché ci preoccupiamo del panda gigante ma non della salamandra gigante, dell’aquila ma non dell’avvoltoio, del bluebird ma non del passero, del giaguaro ma non della volpe volante di DayakRead more at location 736
L’atteggiamento mentale che abbiamo verso gli animali è spesso determinato dalle caratteristiche esteticheRead more at location 738
In uno studio, ad esempio, è stato chiesto a due gruppi di persone quanto sarebbero state disposte a donare per evitare che certi uccelli acquatici venissero uccisi in pozze inquinate dal petrolio. In media, i soggetti hanno risposto che avrebbero pagato 80 dollari per salvare 2000 uccelli, 78 dollari per salvarne 20000 e 88 dollari per salvarne 200000.Read more at location 745
Quali aspetti della psicologia ci rendono così difficile pensare in modo coerente agli animali?Read more at location 750
E. O. Wilson avanzò l’ipotesi che la nostra specie abbia un’affiliazione istintiva al mondo naturale. Definì questa caratteristica biofiliaRead more at location 754
Judy DeLoache e Megan Pickard, psicologhe dell’età evolutiva, hanno scoperto che i bimbi anche molto piccoli prestano più attenzione a film con animali che con oggetti inanimati.Read more at location 757
le persone sono più veloci nel cogliere i movimenti di un elefante che quelli di un camion.Read more at location 762
Quando tengo conferenze sulle relazioni umani-animali, in genere mostro un paio di diapositive che inevitabilmente suscitano in platea un coro di oohhh e aahhhh. Sono fotografie di gattini e cagnolini.Read more at location 763
I piccoli degli animali hanno in comune con i neonati umani una serie di tratti: fronte ampia e cranio bombato, occhi grandi, guance paffute, lineamenti morbidi.Read more at location 768
In origine Walt Disney aveva insistito con i disegnatori del film perché riproducessero il cerbiatto nella maniera più accurata possibile.Read more at location 772
Appena nate, le foche sono irresistibilmente perfette: per le prime due settimane di vita, il loro pelo è bianco immacolato e gli occhi scuri profondi come oceani.Read more at location 787
Il muso bambinesco di razze come il carlino, originario della Cina, o il bulldog francese causa agli animali problemi respiratori,Read more at location 795
Obiettivamente, la paura dei serpenti fra gli americani non ha alcun senso. Ogni anno negli Stati Uniti si registrano appena una decina di morti per morso da serpente, e quasi tutte le vittime sono uomini dominati dal testosterone con più «attributi» che cervello.Read more at location 832
Dopotutto, è molto più probabile essere uccisi da un morso di cane che di serpente.Read more at location 840
Susan Mineka, una psicologa della Northwestern University (Illinois), afferma che, nelle scimmie, la paura dei serpenti è appresa.Read more at location 845
Altri ricercatori, però, non credono che i primati siano tabulae rasae per quanto concerne i serpenti. L’etologo Gordon Burghardt della University of Tennessee e alcuni suoi colleghi del Kyoto Primate Institute hanno testato delle scimmie giapponesi nate in cattivitàRead more at location 849
Molti degli animali erano assolutamente terrorizzati dai serpenti pur non avendone mai visto uno prima di allora.Read more at location 852
la convincente ipotesi secondo cui il cervello primate sarebbe stato plasmato dall’evoluzione per specializzarsi nell’individuazione visiva dei serpenti.Read more at location 854
Circa la metà degli americani affermano di non aver paura dei serpenti e 400000 persone negli Stati Uniti li tengono come animali da compagnia.Read more at location 860
Alcuni di essi hanno valore positivo («laborioso come un’ape», «furba come una volpe»), altri sono degradanti («cagna», «vacca») e altri ancora indicano attributi sessuali («uccello», «passera»).Read more at location 875
Gli psicolinguisti discutono sul fatto se il linguaggio rifletta la nostra percezione della realtà o contribuisca a crearla. Io opto per la seconda ipotesi.Read more at location 878
Le parole che usiamo in inglese per le carni ci aiutano a non pensare alle implicazioni etiche della nostra dieta.Read more at location 883
Nel descrivere la caccia alle foche in Canada, l’agenzia governativa che sovrintende alla pratica venatoria utilizza termini neutri quali «raccolta», «riduzione numerica», «piano gestionale», mentre il linguaggio degli oppositori è condito di parole forti quali «strage», «massacro», «atrocità».Read more at location 891
La nuova strategia messa a punto dal gruppo PETA per cambiare il nostro modo di pensare alle creature dotate di pinne anziché di pelo consiste nel rinominarle. Lo slogan della sua nuova campagna contro la pesca è infatti «Save the Sea Kittens!», salviamo i micetti del mare.Read more at location 899
«prigione acquatica» anziché acquario, «detenuti» per gli animali rinchiusi negli zoo e «abusatore di mucche» anziché cowboy.Read more at location 902
a quelli che appartengono alla categoria «animali d’affezione» viene dato un nome, a quelli che appartengono alla categoria «soggetti sperimentali» no.Read more at location 909
Quando facevo il dottorato, avevamo dato dei nomi ad alcuni dei nostri soggetti di ricerca, ai quali ci eravamo affezionati e non consideravamo più dei meri oggetti da usare negli esperimenti. Il beniamino del laboratorio era uno spettacolare serpente dei ratti, nero, lungo un metro e mezzo, soprannominato IM (pronunciato «em»).Read more at location 913
Quando si mostrava loro un pangolino, i bambini ponevano domande del tipo «Che cosa mangia?», mentre davanti a un garflom chiedevano «Come funziona?», o «A cosa serve?»,Read more at location 929
I ricercatori hanno anche riferito che alcune parti del nostro cervello si attivano soltanto quando vediamo delle immagini di animali, e non davanti a fotografie di volti umani o di oggetti inanimati. Inoltre, queste stesse aree cerebrali si attivano anche in persone cieche dalla nascitaRead more at location 936
Quando le cimici sono animali d’affezione e i cani sono infestanti: cultura e scala sociozoologicaRead more at location 941
Se i cani e le iene sono situati sullo stesso grande ramo della scala filogenetica (l’ordine dei carnivora), sulla scala sociozoologica appartengono a mondi totalmente separati.Read more at location 947
Non molti bambini americani farebbero salti di gioia nel ricevere un cervo volante come regalo di compleanno, i loro coetanei giapponesi invece sì.Read more at location 951
Erick Laurent, un antropologo che ha studiato i mushi, sostiene che, sotto alcuni non trascurabili aspetti, questi insetti sono animali d’affezione. I bambini giocano insieme ai loro scarabei e ne traggono evidente piacere,Read more at location 961
Immaginiamo una griglia con quattro quadranti. La dimensione emotiva è rappresentata da una linea verticale con «amore/affetto» in cima e «ribrezzo/paura» in fondo. È bisecata da una linea orizzontale che rappresenta la dimensione utilitaristica, con «non utile/nocivo per i nostri interessi» sul lato sinistro e «utile» sul lato destro. La griglia va a costituire un sistema categoriale a quattro caselle che ci aiuta a pensare al ruolo dei vari animali nella nostra vitaRead more at location 970
la categoria più interessante è quella degli animali che sono detestati ma ritenuti utili. Ad esempio, i cani che vivono con i Bambuti, nella foresta dell’Ituri (Repubblica Democratica del Congo), vengono derisi, picchiati, presi a calci senza pietà e lasciati a rimediare cibo nei rifiuti, però sono al medesimo tempo considerati dei beni strumentali di gran valore, dato che senza di loro i Bambuti non sarebbero in grado di cacciare.Read more at location 978
mutamenti di atteggiamento verso una determinata specie. In un articolo dal titolo How Pigeons Became Rats20 (Come i piccioni sono diventati ratti), Colin Jerolmack ha esaminato le descrizioni di piccioni apparse sul «New York Times»Read more at location 982
passati dalla categoria degli «amati ma non utili» a quella dei «detestati e nocivi».Read more at location 985
scaricò nove colpi di pistola nella testa di Cookie, che impiegò un’ora a morire. Quando seppi delle morti di David e di Cookie, la mia parte logica pensò che quell’esecuzione era del tutto priva di senso.Read more at location 1005
Eppure, un’altra parte di me, una parte più primitiva, capiva quel bisogno di punizione. Lo comprese anche l’editorialista del «New York Times» che definì la morte del coccodrillo «emotivamente appagante benché del tutto irrazionale».21 Sparare a Cookie fu una decisione giusta? In questa situazione, dovremmo dar retta alla logica, che ci dice non esserci ragione alcuna di punire un coccodrillo per aver agito seguendo i suoi istinti, o alle nostre emozioni, che gridano vendetta per la morte di un bimbo innocente?Read more at location 1010
I partecipanti valutavano una serie di ipotetiche proposte di esperimenti che implicavano animali. Noi chiedevamo loro di approvare o disapprovare ciascun esperimento e di spiegare le ragioni della decisione presa.Read more at location 1027
A partire dalla teoria prevalente in psicologia sullo sviluppo morale, avevamo ipotizzato che i nostri soggetti avrebbero imboccato la via razionale per prendere le loro decisioni. Invece, abbiamo osservato che spesso davano ascolto alla loro parte più viscerale. Questo risultato sarebbe stato previsto da Jonathan Haidt, una delle figure di punta di una nuova scuola di psicologia morale che enfatizza il primato del cuore sulla mente in fatto di etica.Read more at location 1039
Secondo Haidt, nelle questioni etiche, solitamente predomina il sistema intuitivo non logico.Read more at location 1045
Quando le ho chiesto dell’importanza rispettiva della logica e dell’emozione nel suo percorso verso l’attivismo in favore dei diritti animali, Lucy mi ha risposto: «Io parto sempre dal piano emotivo. Ma poi molte volte devo trovarmi una razionalizzazione intellettuale per le mie reazioni emozionali.Read more at location 1047
Haidt chiese ad alcune persone di considerare una serie di situazioni altamente offensive che però non causavano alcun danno. In una, una donna pulisce un gabinetto con una bandiera americana. In un’altra, una coppia di fratello e sorella adulti in vacanza in Europa decidono di avere un rapporto sessuale usando due tipi di anticoncezionali. Uno di questi scenari comprendeva un animale: il cane di una famiglia è stato ucciso da un’auto proprio davanti a casa; i membri di quella stessa famiglia avevano sentito dire che la carne di cane è squisita, quindi fanno a pezzi il corpo dell’animale, lo cucinano e se lo mangiano per cena.Read more at location 1052
spiegare esattamente perché sia sbagliato mangiare un animale che è già morto e ovviamente impossibilitato a provare dolore.Read more at location 1060
Lo psicologo della University of Pennsylvania Paul Rozin definisce appunto «disgusto» questa emozione morale.Read more at location 1063
L’80 per cento di un gruppo di persone poco abbienti di Filadelfia ha affermato che si dovrebbe impedire alla gente di mangiare il proprio cane, ma fra gli esponenti della upper-class cittadina solo il 10 per cento sente la cosa allo stesso modo.Read more at location 1066
Lo psicologo Lewis Petrinovich,28 della University of California di Riverside,Read more at location 1094
VERSIONE 3. Un carrello ferroviario fuori controllo è diretto verso un gruppo di cinque gorilla di montagna, gli ultimi esemplari rimasti sul pianeta. Voi potreste azionare uno scambio e dirigerlo verso un uomo di venticinque anni? Lo fareste? VERSIONE 4. Il carrello procede a tutta velocità verso un uomo che non conoscete. Ma voi potreste azionare uno scambio e dirigerlo a schiantarsi contro il vostro cane. Lo fareste?Read more at location 1098
Petrinovich ha riscontrato che in queste situazioni quasi tutti scelgono di salvare le persone piuttosto che gli animali. Lo stesso accade in popolazioni di altre parti del mondo.Read more at location 1103
VERSIONE 5. Ancora una volta, state percorrendo la passerella e vedete sotto di voi il carrello ferroviario procedere a tutta velocità sui binari. È diretto verso cinque scimpanzé. Accanto a voi sul ponte c’è un grosso scimpanzé. L’unico modo che avete per salvare i cinque animali è di spingere personalmente il grosso esemplare giù dalla passerella facendolo cadere sulle rotaie davanti al carrello. Lo fareste? In questo caso, la maggior parte delle persone dice che si dovrebbe sacrificare uno scimpanzé per salvarne cinque. Ricordiamo però che nell’originaria VERSIONE 2 del problema del carrello, nelle stesse circostanze, la maggior parte delle persone sostiene che sarebbe sbagliato spingere un uomo giù da un ponteRead more at location 1111
Le nostre intuizioni sono diverse quando concernono situazioni morali che coinvolgono animali.Read more at location 1118
Harry Greene, uno zoologo della Cornell University, mi ha detto di aver sborsato 4000 dollari in spese di pronto soccorso veterinario per Riley, il suo labradorRead more at location 1120
non prova nemmeno un filo di rimorso per aver salvato Riley anziché spendere il denaro per salvare bambini che muoiono di fame nel Darfur.Read more at location 1122
Nel complesso, gli americani spendono per i loro animali da compagnia tanto quanto basterebbe a pagare l’istruzione universitaria a 350000 diplomati di scuola superiore che non possono permetterselo, o, se preferite, i salari di 80000 agenti di polizia.Read more at location 1124
paradossalmente, come sottolinea lo storico della Columbia University Richard Bulliet,30 più ci siamo allontanati dalle creature che producono per noi cibo, fibre e pellami, più i nostri rapporti con gli animali d’affezione si sono fatti stretti.Read more at location 1130
rispondete a queste domande.31 Un pipistrello e una palla costano, in totale, 1,10 dollari. Il pipistrello costa un dollaro in più della palla. Quanto costa la palla? È più probabile morire per l’attacco di uno squalo o per essere stati colpiti da un pezzo caduto da un aeroplano? Se siete come me, avrete risposto dieci centesimi alla prima domanda e per l’attacco di uno squalo alla seconda. Le risposte corrette, invece, sono cinque centesimi e a causa del pezzo di aeroplano. La ragione per cui avete, probabilmente, sbagliato a rispondere sta nel fatto che il nostro pensiero fa spesso affidamento su quella praticaccia empirica che gli psicologi cognitivi chiamano euristica.Read more at location 1137
Note: EURISTICA (SCORCIATOIA) VS RAGIONAMENTO