giovedì 8 marzo 2018

HODER, IL BLOGGER. CHI SONO GLI INFLUENCER

Hoder, il blogger. Chi sono gli influencer?

Hossein Derakhshan, detto Hoder, è un blogger iraniano costretto all’esilio in Canada e seguito da moltissima gente, al punto da essere considerato un “influencer” e un punto di riferimento per gli esuli iraniani e non solo. Ma chi è veramente? Capirlo puo’ illuminarci su chi oggi ha più peso nel gioco dell’informazione. Si tratta di un ragazzo con buone conoscenze informatiche e provvisto di un linguaggio fluente, a questo deve gran parte del suo successo, ma per essere un dissidente politico è anche una persona sorprendentemente ingenua, la sua testa è piena di strane idee che hanno a che fare con presunte cospirazioni tra i neocon americani e certi iraniani esiliati che lui non gradisce molto. Una persona piacevole da frequentare, per carità, ma con un’intelligenza e una capacità di analisi ordinaria rispetto al ruolo che si ritrova a ricoprire. Non è un politico, non è un rivoluzionario, non è un genio, non è uno studioso, non è un’autorità su nulla, è solo un dilettante ben dotato di parlantina, simpatico e sospinto sulla scena dalle nuove tecnologie dell’informazione. Le sue idee sono esposte con risolutezza ma sono asistematiche, quasi improvvisate sul momento, scollegate tra loro, non riesci a capire se sia di destra o di sinistra, conservatore o progressista, le vecchie categorie nel suo caso non tengono più non tanto perché sia "oltre" quanto perché retorica e freschezza espressiva devono predominare e predominano sulla riflessione.
L’Iran è una teocrazia che alterna periodi di rigorosa censura a periodi più moderati. Durante uno di questi ultimi il povero Hoder, favorito dalle conoscenze informatiche, ha cominciato la sua attività di blogger spigliato per ritrovarsi ben presto accusato di “bestemmia alla divinità” con pronta condanna a 19 anni di carcere. A questo punto l’esilio è stata una scelta obbligata. Nell’immaginario occidentale cio’ ha fatto di lui una specie di Solgenitsin senza che Hoder – martirio a parte – avesse nulla ma proprio nulla in comune con l’autore di Arcipelago Gulag. La sua parabola, secondo me, illustra abbastanza bene come le nuove tecnologie dell’informazione abbiano trasformato il mondo della politica.

Riding a tsunami of information, the public has trampled on the temples of authority in every domain of human activity, everywhere. The Revolt of the Public tells the story of…
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