Charles Murray è uno studioso sempre frizzantino, possiede la rara dote di saper mettere il dito sulla piaga e fare la domanda giusta.
Tipo: “avete notato che il welfare state dà incentivi perversi?” (Loosing ground).
Oppure: “avete notato che alcune persone sono più intelligenti di altre?” (The Bell Curve).
All’inizio lo si tratta da provocatore ma poi, nel giro di qualche anno, il suo fondamentale buon senso cambia il nostro modo di pensare.
Ora, in Real Education, chiede: “avete notato che all’università non s’impara niente di utile per il lavoro che si farà?”.
Il primo fatto che sottolinea…
… 1. Only a tiny minority of students want or are capable of getting a liberal education (BA)….
Il secondo…
… 2. For all other students, “[ F] our years is ridiculous…
Il terzo…
… 3. Although students acquire few job skills in college, employers pay them extra anyway…
In altre parole: il nostro sistema educativo sembra disegnato da un pazzo.
Primo. Supponiamo che esistano 10 individui con 10 potenzialità differenti. Se si fissa un’unica meta – la laurea – 4 giungeranno al traguardo e 6 falliranno. Quante capacità sprecate! Se solo si fissassero 10 mete di difficoltà differente ognuno troverebbe la sua collocazione. Il mito della laurea fa danni enormi.
Secondo. Esiste uno scollegamento allarmante tra saperi trasmessi dall’università e saperi utili sul lavoro.
Chiunque abbia frequentato l’università puo’ confermare queste semplici verità guardandosi dentro. D’altronde, almeno per la seconda, basta solo farsi qualche domanda.
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Secondo Bryan Caplan, Murray, però, non è in grado di spiegare i fatti su cui punta opportunamente il dito.
Per esempio: da un lato Murray ammette che esiste un forte college-premium e dall’altro che i datori di lavoro non sono stupidi.
Ma come è possibile che si venga pagati di più per aver acquisito “saperi inutili”?…
… the entire labor market were not centrally planned by university committees…
Cosa c’è che non va?…
… Universities don’t “attach economic rewards”… When firms overpay… the market charges them for their mistake….
Perché il mercato invece premia i laureati anche se l’università è poco più che una perdita di tempo?…
… Here’s what Murray should have said: “To a large extent, the BA is what economists call signaling…
Ma cosa significa dire che la laurea è un segnale?…
… Individual students who go to college usually get a good deal; so do individual employers who pay a premium to educated workers. The problem is that this individually rational behavior is socially wasteful, because education is primarily about showing off, not acquiring job skills.”…
Del resto lo stesso Murray arriva ad ammettere che la laurea è…
… a coarse indicator of our intelligence and perseverance…
Parlare di “intelligenza” è però fuori luogo: basterebbe molto meno per segnalarla, non servono 4 anni ad Harvard, un test IQ è sufficiente.
Ma perché un test non basta al datore di lavoro?…
… The obvious explanation is that the first people in line to take the test would have high intelligence but low perseverance. After all, if they are smart enough to do well on the test, why are they so eager to avoid college? Are they lazy or something?…
Evidentemente, la laurea in un’ università dura segnala qualcosa che puo’ essere testato solo in quattro anni (la perseveranza, la capacità di ambientamento, la capacità di reggere le pressioni e i fallimenti, il conformismo, l’inclinazione ad accettare le regole senza polemizzare…). tante cose, ma non l’intelligenza.
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Il sistema educativo non è folle come crede Murray, è solo gonfiato.
La laurea ha comunque una sua funzione. Fornisce un segnale.
Il problema dei segnali è che hanno valore solo quando si distinguono, cosicché parte una rincorsa a chi segnala di più: dal diploma si passa alla laurea e poi alla specializzazione e poi al master, e via in una girandola di sprechi.
Il contribuente non sta più finanziando investimenti in capitale umano ma una “gara segnaletica” in cui ciascun contendente cerca di farsi vedere un gradino più su dell’altro.
I datori di lavoro sono disinteressati allo spreco: a loro basterebbe anche meno, ma tanto non sono loro a pagare il conto.
Come arginare alloragli sprechi e la rincorsa al “segnale” per distinguersi?…
… we’ve got to make the BA less appealing. The most obvious route is to cut government spending for education…
Inutile sussidiare la voglia di mettersi sempre più in mostra.
Con meno risorse a disposizione il sistema segnaletico diventa più economico ma non meno efficace. Si cercherebbero anche delle alternative…
… Suppose, for example, that people really had to fork over $ 30,000 per year to attend college. In this environment, there would be a strong demand for certification tests, apprenticeships, and so on, because many high-quality workers wouldn’t go to college…
E lo studente che si lamenta dicendo: “senza gratuità negli studi non starei all’universita”?
Risposta: forse non ci staresti ma nemmeno ti servirebbe starci.
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Nel mondo di Murray la vittima è lo studente mediamente dotato che non arriva alla laurea. Nel mondo di Caplan è il contribuente.
Caplan fa notare infatti che non tutti i mediocri sono svantaggiati, alcuni sono avvantaggiati…
… Above-average high school graduates suffer a social punishment for their lack of a degree. But below-average high school graduates actually enjoy a social benefit relative to a perfect information meritocracy… The problem with the BA isn’t that it helps some people and hurts others. The problem is that it burns up valuable resources…
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Da un lato c’è Murray che mette in guardia i ragazzi dall’andare all’università…
… a lot of people who start the BA don’t finish… college……is still too intellectually demanding for a large majority of students…
Dall’altro c’è l’economista tipo che sottolinea il college-premium spingendo i ragazzi verso l’ università…
… economists’ conventional wisdom that more people should be getting BAs because the rate of return is so high….
E Caplan verso chi pende?
Forse più verso Murray, almeno quando fa notare che…
… labor economists normally estimate the return to completed education. It only takes a small drop-out rate to drastically reduce the expected return…
E già. Nello strano mondo del signalling se ti ritiri prima della tesi e dopo quattro anni di studio intenso resti un diplomato drop-out. I conti vanno fatti molto bene, quindi…
… If a completed year of education pays a 10% return, but the marginal student has a 6% chance of not completing a year of school for any reason, that student’s expected return to education will only be 3.4%….
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Poiché qui si parla dei college americani, c’è sempre chi risponde: ma gli altri sistemi universitari imitano quello americano! Possibile che sbagliamo tutti?
Chi conosce la politica sa che è la cosa non solo è possibile ma anche molto probabile: in genere si sbaglia tutti insieme poiché sbagliarsi da soli è troppo costoso…
… inefficient policies are often popular because systematically biased beliefs about economics are widespread…
Economia e immigrazione sono le materie con i bias più contagiosi, qui l’errore è di considerare l’istruzione un investimento sul capitale umano…
… economists overestimate the social return to education. Why? Because education is more about showing off than building human capital…
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Ultima cosa.
Dopo un quarto di secolo passato nel mondo scuola/università la marea di cose inutili imparate è impressionante…
…. Foreign languages, history, physics, physical education… in my job, they rarely come up…
Persino quelli del “capitale umano” lo ammettono indirettamente dicendo che la scuola in realtà “insegna a pensare”. Ma per gli psicologi non esiste qualcosa come l’ “insegnare a pensare”, il sapere è specifico per definizione…
… response I’ve heard to my skepticism about the practicality of education is that so-called “useless” subjects improve job performance by “teaching us how to think.” But educational psychologists have been testing this hypothesis for over a century, under the heading of “transfer of learning.” (See Haskell 2000 for a survey). The punchline of this massive literature is that learning is highly specific; if there is such a thing as “learning how to think,” it occurs too rarely to see it in the most of the data…
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La teoria del chicagoana del “capitale umano” non spiega dunque il mondo degli studi superiori. Cio’ significa che se vogliamo recuperarla in qualche modo dobbiamo postulare che sia valida a livello di studi inferiori, magari primari, magari pre-scolastici, sperando che le skills non siano innate e che si possa intervenire in modo virtuoso.
E’ proprio quello che studiosi come James Heckman hanno fatto.