venerdì 8 agosto 2008

Pentirsi in compagnia

La creazione di una moneta unica in Europa mi lasciò molto scettico, anche e soprattutto per motivazioni ideologiche: non vedo mai con piacere alcuna forma di potere concentrato per legge.

Oggi, alla prova dei fatti, devo fare marcia indietro, la gestione dell' euro presenta un bilancio positivo.

La BCE è gestita con un rigore che supera quello della FED, speriamo che il piano non sia di accumulare credibilità per poi dilapidarla dando la stura a politiche trasgressive. Ma ormai di tempo ne è passato parecchio e e questi dubi sono fugati.

Se tento di spiegare un simile successo mi viene in mente solo un motivo: la manovra di centralizzazione è avvenuta in tempi in cui trionfava l' idea liberista, soptrattutto in ambito monetario, un settore dove molte popolazioni avevano sperimentato sulla propria pelle il tossico dell' inflazione.

Pregna di cultura liberale, la nuova generazione di tecnici si è messa al lavoro imboccando le vie giuste.

Pensando a questo mi corre un brivido sulla schiena: casa succederà quando il pendolo dell' ideologia rivoluzionerà il suo moto? In parte l' ha già cambiato, ma la BCE tiene duro evitando di farsi sedurre dalla generosità fuori luogo della politica.

Questo pensierino lo dedico anche a Davide, il quale teme un' italianizzazione dell' Europa.

Ho paura che simili timori saranno giustificati quando la UE diventerà un' unione eminentemente politica. Oggi, grazie anche agli ingressi massicci, si è mantenuta di stampo economico e i benefici prodotti non sono pochi.

Ecco gli argomenti di un altro pentito ben più illustre.

Qualcuno ha detto: "senza l' euro chissà dove sarebbe finita la nostra liretta". Bè, nel paper si tenta una risposta: se l' euro fosse stato introdotto in competizione con le monete nazionali, il pessimismo sulla liretta solitaria avrebbe indotto dubbi autentici e non retorici.