martedì 19 agosto 2008

Quando il cristiano tenta di pensare

Se faccio il "cristiano" che pensa mi trovo spesso il passo sbarrato da tre baluardi:

1) Il Prblema del Perdono. Come puo' la Misericordia accordarsi con la Giustizia?

2) Il Problema dell' Onniscienza. Perchè un Dio Onnisciente ci mette alla prova per giudicarci? Dovrebbe sapere tutto fin da subito.

3) Il Problema della proporzionalità. Perchè la gradualità nei meriti e nei demeriti non si riproduce in una gradualità nei premi e nelle punizioni?

In merito ho solo qualche proposta, nell' ordine:

1) Dio è Prima Misericordioso (ci regala la libertà) e Poi rigoroso (ci giudica con giustizia).

2) La libertà donataci da Dio è talmente radicale che lui stesso non sa come la useremo. Deve vederci all' opera per giudicarci.

3) Forse è solo una mia ignoranza, forse sia l' Inferno che il Paradiso hanno una loro gradualità. Dovrei approfondire ma preferisco non farlo per evitare delusioni e fatica.

Ho tralasciato il classico Problema del Male poichè è riconducibile al Problema dell' onniscienza: il Male infatti dovrebbe esistere per due motivi: 1) per realizzare la nostra libertà e 2) come banco di prova affinchè ciascuno di noi possa essere giudicato con giustizia. Insomma, il Male esiste affinchè esistano Libertà e Giustizia.