Le solite sventagliate nelle quali l' interprete è chiamato a scolpire i temi, magari facendo trasparire la fatica e il sudore dello scalpellino. Ci vorrebbero le dita pesanti di un picchiatore solenne come Sviatoslav Richter. Non che il piatto passato dal convento sia meno prelibato, ma per non rischiare l' esposizione a lamentele seleziono un paio di studi decentrati, dove contano anche certi macchinali automatismi che ci spingono fuori dal cono d' ombra di Beethoven verso i vetrini colorati di un Paganini.