martedì 19 agosto 2008

L' esercizio indefesso

La nostra mente fatica a sopportare le informazioni sgradevoli: lei non mi ama, il mio investimento è sbagliato... e per proteggersi mette in atto mille stratagemmi.

Gli psicologi (Festinger) chiamano queste strategia di autodifesa: "riduzione della dissonanza cognitiva" (RDC).

Eccone un esempio vero, sugoso ed estremo.

All' inizio degli anni 50, negli USA, c' era una setta che aspettava la fine del momdo. Conosceva l' orario esatto, si sarebbero salvati solo loro imbarcandosi su alcuni dischi volanti. Il giorno prefissato arrivò, l' ora scoccò, la tensione crebbe. Nulla. Alla fine il Grande Sacerdote ricevette un altro messaggio: il mondo era salvo. Era stato graziato dalla fede profonda della Setta. Ci furono scoppi di gioia, gli adepti rinforzarono la loro fede.

Veniamo ora a qualcosa di simile e ancor più interessante.

Nella sua lunga storia, la Sinistra italiana, specie quella di matrice marxista, ha fatto largo impiego della RDC. Si potrebbe dire addrittura che l' indubbia sottigliezza dell' intellighenzia progressista sia anche il sottoprodotto storico di un secolo di indefessi esercizi volti a neutralizzare le montanti evidenze empiriche fastidiosamente "dissonanti".

Questa convincente osservazione la si deve a Luca Ricolfi e merita di entrare a pieno titolo nella lista di opzioni con le quali si rendere ragione del perchè la cultura, in Italia, sia prevalentemente di sinistra.

HT: Luca Ricolfi: il complesso dei migliori.