domenica 3 febbraio 2019

VADEMECUM PER LE CRISI ECONOMICHE

VADEMECUM PER LE CRISI ECONOMICHE

L'argomento è difficile e non riesco a semplificarlo in modo accettabile per quanto c'abbia provato in tutti i modi. La letteratura è tanta e ogni punto riempie una biblioteca. Tuttavia, questo è quello che ho imparato leggendo per anni sul tema gli autori più rispettati.

1. Ci sono crisi economiche da domanda (CD) e crisi da offerta (CO).

2. Le CD derivano da una perdita di fiducia degli operatori, di solito a seguito di uno shock finanziario.

3. La paura ti paralizza, non spendi più e stai a guardare. Chi produce subisce un contraccolpo.

4. Le CO, invece, si generano a causa di un apparato produttivo non competitivo (magari perché la Cina ha cominciato a fare le cose meglio di te e tu devi cambiare mestiere).

5. Sia CO che CD possono essere curate abbassando i salari nominali.

6. In che modo il taglio dei salari cura una CO? Semplice: ci rende più competitivi.

7. In che modo un taglio dei salari cura una CD? Semplice, la deflazione ci garantisce di poter fare le stesse identiche cose di prima con una quantità di moneta minore (anche i salari reali restano invariati, cosicché il taglio dei salari nominali non produce un impoverimento tra i lavoratori).

8. Purtroppo, l'esperienza ci insegna che i salari sono "rigidi". Durante la crisi l'imprenditore piuttosto fallisce ma non taglia i salari. Perché? Forse ha degli scrupoli morali, forse non vuole demoralizzare i dipendenti. Sia come sia le cose stanno così. prendiamolo come un dato.

9. Nel caso delle CD una cura alternativa al taglio dei salari consiste nel sostenere la domanda.

10.. Ma ci sono diversi modi per sostenere la domanda: si possono attuare politiche fiscali e politiche monetarie.

11. Le politiche monetarie hanno il pregio di non distorcere la struttura dell’apparato produttivo. La banca centrale garantisce moneta facile al sistema del credito che presta agli imprenditori più promettenti.

12. Le politiche fiscali, invece, distorcono l’apparato produttivo e quindi, anche quando risolvono una CD, ci gettano inevitabilmente in una CO. Nelle politiche fiscali è il governo a decidere dove investire, il che non offre garanzie sul lungo periodo.

13. Esempio di distorsione da politica fiscale: Mussolini e Hitler fronteggiarono bene la Grande Crisi (CD) costruendo un Grande Esercito. Ricevettero grandi lodi per la loro politica di investimenti pubblici. Ma quando la crisi fini avevano un apparato produttivo che sapeva fare solo produrre armi, ed era quindi inservibile (CO). Chissà, magari certe imprese coloniali e belliche cominciarono anche per non affrontare una dolorosa riconversione industriale.

14. La politica monetaria si realizza concretamente abbassando i tassi d’interesse e, una volta arrivati a zero (zero bound), ponendosi esplicitamente obbiettivi inflazionistici (la cosa equivale ad un tasso negativo).

15. Per Keynes, il grande guru del ciclo economico, la politica monetaria è inefficace causa "illusione monetaria", ovvero il fatto che gli operatori si concentrino esclusivamente sulle variabili nominali. Certo che se fosse così le aspettative inflazionistiche non avrebbero nessun ruolo. Mi sembrano osservazioni fuori dal senso comune. Ma Keynes era un tipo pragmatico, da un punto di vista teorico lascia piuttosto sconcertati.

16. Keynes era quindi un grande sponsor delle politiche fiscali. Ma come le difendeva dall'accusa di distorsione dell’apparato produttivo? Di creare solo "fuochi di paglia"? Di non risolvere la CD ma di convertirla in una ancor più dolorosa CO? Non si difendeva, assumeva semplicemente che le CO non esistessero, oppure che il lungo periodo non esistesse. Qui vale il finalino di cui al punto precedente.

17. Ora passiamo alle CO, come si affrontano? In questi casi la crisi non è altro che l’assestamento ad un nuovo equilibrio, cosicché la politica monetaria rischia di produrre solo inflazione (o iperinflazione). Nel caso delle CO l'immeritatamente famosa curva di Philip ci svia, lo abbiamo scoperto negli anni settanta sperimentando la stagflazione.

18. Per contro, nelle CO, la politica fiscale non fa che prolungare l'agonia del sistema produttivo distorto alternando sollievi illusori a ricadute.

19. In questi casi occorrono le famose "riforme", solo che è difficile capire quali. La soluzione migliore è deregolamentare e incentivare gli investimenti in modo che le "riforme" si producano da sè e il sistema si aggiusti in modo spontaneo. Certo, bisogna capire se la cosa sia politicamente fattibile.

20. Il vero guaio è che distinguere le CD dalle CO non è affatto facile, anche perché una CD è sempre pronta a trasformarsi in una CO e viceversa.

21. Anche distinguere tra l'efficacia delle politiche fiscali e di quelle monetarie è dura poiché i politici le utilizzano sempre insieme creando un fenomeno di "compensazione" che confonde e consente a tutti di sostenere la propria tesi.

22. Tuttavia, da quanto ho detto un consiglio resta fermo: evitare le politiche fiscali, servono solo alla politica. Al limite lasciarle come ultima spiaggia.

23. Far fuori le politiche fiscali significa far fuori Keynes, e in effetti i keynesiani rimasti su piazza sono ben pochi, di solito sono politici travestiti da economisti. Molti ex-keynesiani sono rimasti credibili trasformandosi in neo-keynesiani e puntando su un ruolo attivo della banca centrale, il che, come abbiamo visto, è più che ragionevole per affrontare le CD.

22. IMO: l’Italia è in una CO.

HL cap III Democratic value

Democrazia come procedura: due principi 1. tutti i voti hanno lo stesso valore, 2. Chi ha la maggioranza vince. Possibile conseguenza più il voto esteso più il sistema democratico. Alcuni aggiungono il voto segreto Ma altri dubitano.

Democrazia come stato dei fatti la democrazia consiste in quei valori che emergono Naturalmente una volta che le procedure democratiche trovano pozione, in questo senso alcuni considerano la vittoria dei nazisti alle elezioni come antidemocratica. La democrazia diventa bene in sé, la vita buona (Lipset). È un po' come certi liberali che non riconoscono come libero L'atto per cui una persona può vendere se stessa come schiava.

Dalla definizione di democrazia come vita buona difende il fatto che alcuni atti antidemocratici tesi a ripristinare certi valori diventano automaticamente democratici. E che dire di alcuni personaggi autoritari come Peron oppure l'imperatore Giuseppe II? in fondo furono dei sinceri egalitaristi.

Problema. Ma le scelte antidemocratiche prese con procedure democratiche come possono essere definite?

Dottrina liberal: la società civile è in grado di controllare lo stato.

Per un Liberal la libertà non solo è compatibile col servizio verso il prossimo ma si realizza solo in tale dimensione.

L'eterno problema sarà il capitalismo a fagocitare la democrazia o la democrazia il capitalismo. Oggi l'eterno problema sembra avere una soluzione.

Liberalismo e socialismo. C'è compatibilità tra i due? Per alcuni sì, per altri no. L'incompatibilità deriva dall' atteggiamento rilassato dei liberali verso il potere. I socialisti invece hanno un atteggiamento ansioso verso il potere.

Il problema dell'uguaglianza. Per i democratici l'uguaglianza è un bel problema poiché non è un valore auto evidente. E spesso è incompatibile con la libertà individuale.

Dall'uguaglianza all'utilità. Per massimizzare l'utilità della società bisogna passare attraverso l'uguaglianza. Questo il credo liberal.

Per il Liberal la giustizia ha il sopravvento sul contratto. John rawls è un tipico caso.

Con john rawls l'egalitarismo è una forma di prudenza.

Il problema dei democratici e che molti fattore non sono divisibili e di altrettanti non sia o Spica la divisibilità. Di conseguenza, L'invidia è destinata a restare.

Uguaglianza Sì ma quale? Uguaglianza nei diritti o nei risultati? Un eguaglianza spiazza l'altra.

HL italiano Cap II

Illusione di contenere la natura dello Stato traverso la separazione dei poteri. La separazione dei poteri fa venire in mente il Barone di munchausen, ovvero colui che si alzò a Ferrando se per gli stivali.

Perché obbediamo allo stato? Le fonti dell'obbedienza sono tre: La repressione, la legittimità, ovvero il diritto divino, e il consenso.

In politica il lungo periodo si aggira intorno alla settimana. Lo sanno bene i Cercatori di consenso.

L'emergere della democrazia dei partiti nell'Ottocento servire a costruire sia il consenso di massa che un apparato di stato più esteso. Il Welfare State incomincia allora. L'istruzione obbligatoria e universale incomincia allora.

La sorte dello Stato capitalistico è quella di diventare Democratico quindi sempre più burocratico e sequestratore dei profitti e dedito alla ridistribuzione il tramonto del liberalismo e la sorte di ogni Stato le forze liberali sono destinate alla marginalità. L'anticapitalismo e l'ideologia base per raccogliere consenso.

La democrazia è un destino segnato, ovvero il socialismo. La Fondazione sul consenso Democratico porta al socialismo è all'antica capitalismo.

Un'altra idea che fu mentre l'estensione dello Stato e l'utilitarismo che per una serie di ragioni non tiene conto di alcuni costi, come i costi di fallimento del governo. Malpezzi e le incertezze dell'utilitarismo sono evidenti, il confronto interpersonale delle utilità è difficile, il feliciometro Non esiste... poiché il calcolo delle conseguenze è impossibile, ci si avvita su un'analisi costi-benefici di breve periodo che dà una sensazione superficiale di scientificità. Guarda caso le decisioni finali sono quasi sempre quelle che più estendono i poteri del potere politico che le prende.

Che di smisurata potenza ha assunto lo Stato Grazie all'arbitrio utilitarista!

Il rifiuto dell'utilitarismo sta nella missione che gli individui sono radicalmente diversi e le loro utilità non confrontabili.

Frasi come " lo Stato Calcola che un aumento dell'utilità del primo gruppo e una diminuzione dell'utilità del secondo gruppo dà luogo ad un aumento complessivo dell'utilità", Oppure: " lo strato preferisce il primo gruppo al secondo gruppo" sono praticamente sinonime.

All'utilitarismo si aggiunge poi il concetto di giustizia sociale. L'Arsenale della burocrazia è così Pronto per giustificare un estensione indefinita dei poteri statali. Il concetto di lotteria dei talenti diventa centrale. Si chiedono uguali opportunità.

Utilitarismo e Giustizia sociale impongono alla società una serie di divieti, quando viene sempre più chiaro che le conseguenze volute non si verificano, si individuano le lacune e si impongono ulteriori divieti. Il sistema si autoalimenta e si gonfia all'infinito.

sabato 2 febbraio 2019

BACCO, TABACCO E VENERE

BACCO, TABACCO E VENERE

Per combattere la criminalità di strada giova partire da un assunto: i delinquenti sono come i bambini, vogliono tutto subito e per ottenerlo sono disposti a fare i capricci. La cosa ha almeno due conseguenze:
1) Per quanto uno legalizzi prostituzione, droghe e gioco d’azzardo la qualità dell’ambiente intorno a queste pratiche non migliorerà di molto: si tratta di beni e sevizi forniti a soggetti in cerca di “gratificazione immediata” (bacco, tabacco e venere), il marchio che accomuna bambini e criminali.

2) Avete presente il principio delle tre “C” che ci ha insegnato la “Tata” della TV?: le regole che si danno al bambino devono essere Chiare, Coerenti e Conseguenti. “Conseguenti” significa che la punizione deve seguire immediatamente la violazione. La punizione dilazionata non è presa in considerazione prima della marachella e non è capita dopo la marachella. Per i criminali è lo stesso, nel loro caso la punizione più immediata è l’arresto. Il carcere che seguirà è messo in conto in modo relativo, il fatto di poter essere beccati molto di più. Policy: convertire la metà delle guardie carcerarie in poliziotti e mandarle per strada. Subito!

https://marginalrevolution.com/marginalrevolution/2019/01/unsolved-shootings-rising.html

ALTA DENSITA’ CAUSALE

ALTA DENSITA’ CAUSALE

Quando un evento è originato da molti fattori il compito del ricercatore diventa quello di isolare il principale.
Caso 1: riscaldamento globale.
Caso 2: strage dei nativi dopo la scoperta dell’America.
Il caso 1 è ancora irrisolto: le attività umane sono una componente ma ancora non si capisce se siano “la causa principale”.

Il caso 2 invece è risolto, la causa principale sembra delinearsi: le malattie. In particolare l’avvento del maiale. I nuovi arrivati, gli europei, avevano una lunga consuetudine di promiscuità con le bestie: mangiavano e dormivano insieme a loro da secoli. La conversione dell’aviaria in influenza umana era business as usual. I nativi americani, invece, avevano addomesticato giusto il cane, dalle bestie stavano alla larga e non ebbero mai modo di sviluppare certi anticorpi. L’azione del maiale nelle Americhe fa impallidire quella del ratto in Europa, persino la peste nera del trecento è “nanificata” da certe impetuose epidemie del nuovo continente! A proposito, molte popolazioni americane che noi consideriamo “nomadi” non lo erano affatto in origine, lo sono diventate dopo che le loro città si trasformarono in cimiteri.

L’ORO MARRONE

cose scoperte oggi in treno (linea S5): L’ORO MARRONE

L’oro nero (petrolio) ha reso ricche intere regioni del pianeta, l’oro marrone (merda) una sola nazione: il Perù.
Non ho ben capito come ma a quanto pare l’intricato gioco delle correnti del Pacifico meridionale rende il tratto di mare di fronte al Perù ricco di pesci e le 39 isole peruviane particolarmente inospitali per l’uomo: in altre parole, un vero paradiso per gli uccelli. I volatili lo hanno capito talmente bene che quelle isole le hanno letteralmente ricoperte. Tutti gli uccelli “pescatori” ma in particolare il cormorano, un volatile eternamente scagazzante (quando passa lo stormo sotto puoi notare la pioggerella marrone), un vero convertitore del pesce/feci. Nei millenni le isole si sono alzate progressivamente di livello: terremoti? Increspazioni geologiche? Tsunami? No: guano! Un guano pregiato, ricchissimo di nitrogeno, un vero oro marrone che nel XIX cominciò ad essere estratto da schiavi cinesi ed esportato in tutto il mondo come fertilizzante, specie in Europa.

Sia come sia in quegli anni d’oro (anzi, marroni) con la merda d’uccello il Perù metteva insieme 3/4 del suo PIL! 

TIRARSI AVANTI

TIRARSI AVANTI

Poiché il prossimo grande dibattito politico (2020?) verterà sulla patrimoniale da introdurre, mi porto avanti dicendo che delle patrimoniali già esistono. Alcune sono evidenti, altre meno. Una passa particolarmente inosservata: il capital gain.
Sì, la tassazione del capital gain senza indicizzazione nasconde una patrimoniale.

Esempio, poniamo che compri a 100 e venda anni dopo a 1000. Poniamo anche che il valore sostanziale dell’attività negoziata non sia aumentato e che il passaggio da 100 a 1000 sia dovuto solo all’inflazione. Il capital gain si applica su 900, ma cosa tassa visto che non esistono plusvalenze? E’ chiaro, la ricchezza. Insomma, è una patrimoniale.

https://marginalrevolution.com/marginalrevolution/2019/02/the-politics-of-a-wealth-tax.html

venerdì 1 febbraio 2019

LINK Incertezza e austerità

L’austerità basata sulla riduzione della spesa pubblica è meno costosa in termini di crescita ed è più efficace nella stabilizzazione del rapporto debito/Pil rispetto all’austerità basata sull’aumento delle entrate del settore pubblico.

È necessario invece considerare gli effetti distorsivi della tassazione sull’allocazione efficiente delle risorse e, quindi, della produzione. 

 I tagli di spesa aumentano la fiducia delle imprese e dei consumatori perché danno un segnale di riduzione della dimensione del settore pubblico e dunque della minore necessità di rialzi futuri delle imposte, mentre un aumento delle entrate, che non agisce sulla crescita della spesa, non basta a stabilizzare il debito in maniera duratura e aumenta l’incertezza 

https://www.lavoce.info/archives/57292/austerita-quando-funziona-e-quando-no/?fbclid=IwAR1kjcKeMuf1nCTD990vmZHV3_f6cAESYoE4Ye1bBxnvSJrx58GQsQUMBaY

LA PIRAMIDE DEL MATRIMONIO NEL XXI SECOLO

LA PIRAMIDE DEL MATRIMONIO NEL XXI SECOLO

Con l’affermazione delle donne nel mondo del lavoro, ma soprattutto in quello dell'istruzione, le cose sono un po’ cambiate (a discapito dell'ex sesso).

1) In cima ci sono i maschi laureati di successo che si accoppiano con donne più o meno come loro.

2) Sotto ci sono le molte donne laureate e di discreto successo che cercano tra i maschi diplomati quelli più affidabili.

3) Sotto ancora tutti gli altri.

Il piano di mezzo è quello più tipico e problematico: la frequente rinuncia a una ricerca problematica lascia sul campo molte “signorine” e molti “signorini”. Ma la condizione di celibato non è dannosa quanto quella di nubilato. Specie se la donna non sposata ha figli, la zavorra che si trascina puo’ esserle fatale.

La mia esperienza, una volta tanto, conferma: quanti "gioiellini" ho visto alle prese con improbabili partner maschili.

IL CAPRO E IL SIMBOLO

IL CAPRO E IL SIMBOLO

1) Avete presente i bambini dei nazisti? Non hanno iniziato nessuna guerra loro, sono di un’innocenza immacolata; eppure, se vogliamo sterminare i loro padri ci andranno di mezzo anche i loro figli. Ma pensare in questi termini ci rattrista e ci rende apatici, meglio elaborare teorie come quella della “colpa collettiva”.

2) Avete presente i possessori di armi? Il 99.99% di loro non ha mai fatto e non farà mai male a una mosca; eppure, con la nobile intenzione di evitare stragi di massa ad opera di qualche psicopatico bisognerà disarmare anche gli innocenti. Meglio mettere in luce il lato nobile o il lato ripugnante di questa scelta?

3) Avete presente i rifugiati? Il 99.99% di loro è e resterà totalmente innocente da ogni accusa, ma il terrorismo resta pur sempre una cosa orribile e se lo vogliamo combatterlo con rigore anche loro saranno in qualche modo colpiti. Tuttavia, la giustificazione intellettualmente onesta non ci motiva a sufficienza nella lotta, meglio pensare a noi stassi lancia in resta contro un terribile Nemico da sconfiggere.

Domanda: meglio meditare sulle nostre scelte in termini di “capro espiatorio” o di “simbolo”?

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AZIENDE FELICI

AZIENDE FELICI

Tolstoy apre Anna Karenina osservando che tutte le famiglie felici sono uguali mentre ogni famiglia infelice è infelice a modo suo. Nel business vale l’esatto contrario: tutte le aziende di successo sono diverse: ognuna prospera su un monopolio ottenuto risolvendo in modo unico un certo problema. Tutte le aziende che arrancano sono uguali, tanto è vero che si fanno una concorrenza spietata.
Tre fonti del monopolio:
1) Possedere una tecnologia unica (Google).
2) Possedere una rete unica (Facebook).

3) Possedere un brand unico (Apple).

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IL MAGO E IL PROFETA

IL MAGO E IL PROFETA
Di fronte ai grandi problemi dell’umanità emergono sempre due atteggiamenti differenti ben incarnati da due personalità prototipo.
1) IL PROFETA: risolve tutto “rallentando”, magari “stoppando”. Pensa che abbiamo imboccato la via sbagliata, che dobbiamo tornare indietro, che abbiamo superato il limite, che occorre un cambio rotta, che la gente deve pensare in modo diverso, che l’uomo non ha nulla di speciale, che deve essere più umile e farsi da parte. Si sente in missione per conto di Dio e si crede in possesso di un messaggio che riguarda la nostra salvezza.
2) IL MAGO: risolve tutto spingendosi “oltre”, seguendo il solco tracciato. Pensa che l’uomo sia un essere speciale e che il suo genio lo salverà, che per lui non esistono limiti, che il nostro “sistema” è sostanzialmente sano e farà fronte ai suoi malfunzionamenti. Si sente in missione per conto della scienza, chiede solo di studiare il problema fiducioso che una ricetta idonea salterà fuori.

Un tipico profeta fu William Vogt, l'inventore dell'ambientalismo. Un tipico mago fu Norman Borlaug, l'autore della "rivoluzione verde" in agricoltura.

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The wizard and the prophet

giovedì 31 gennaio 2019

I FIGLI DI GESU’

I FIGLI DI GESU’

Se penso ai due spiriti più brillanti che l’umanità abbia prodotto mi vengono in mente due ebrei: Gesù di Nazareth e John von Neumann. Il primo non ebbe prole, il secondo la miseria di una figlia e due nipoti. Non sembra proprio che essere “brillanti” paghi molto dal punto di vista evolutivo.
Lasciamo perdere Gesù che è un caso “particolare”, consideriamo von Neumann, perché mai essere intelligenti non è considerato un vantaggio evolutivo? C’è più di un motivo.
1) Purtroppo l’intelligenza presenta una robusta correlazione con alcune patologie mentali.
2) Essere molto intelligenti è pur sempre una deviazione dalla norma, il che rende difficoltosa la socializzazione. A proposito, sapete come von Neumann approcciò a un party Mariette Kövesi, la sua prima moglie? Così: “Tu e io potremmo divertirci molto insieme visto che entrambi qui alla festa abbiamo selezionato gli stessi alcolici…”.
3) Il passato è diverso dal presente, alcune caratteristiche invisibili nell’ambiente di ieri oggi esplodono. Esempio: gli obesi di oggi avevano antenati che tendevano all’obesità ma che non potevano diventare obesi per il semplice fatto che l’ambiente non consentiva certi sviluppi. Per un colpo di sfiga, in un nuovo ambiente una caratteristica ieri utile diventa dannosa. Lo stesso – al contrario - dicasi per l’intelligenza: una caratteristica ieri abbastanza utile, per un colpo di fortuna, oggi diventa estremamente utile. Ma il nostro cervello è stato “costruito” ieri e non registra ancora l’intelligenza come particolarmente sexy. 
4) Per sopravvivere occorre fare gioco di squadra: la selezione opera sui gruppi prima ancora che sugli individui, e un gruppo specializza i ruoli: abbiamo bisogno di alcuni individui intelligenti, non di una massa intelligente.

CONCLUSIONE: l’intelligenza è in buona parte ereditaria e come tutte le caratteristiche ereditarie non dà particolari vantaggi riproduttivi. Perché? Perché altrimenti la selezione naturale avrebbe tolto di mezzo chi non ce l’ha.

mercoledì 30 gennaio 2019

HL Variation in general intelligence and our evolutionary history razib khan

Variation in general intelligence and our evolutionary history
razib khan
Citation (APA): kahan, r. (2019). Variation in general intelligence and our evolutionary history [Kindle Android version]. Retrieved from Amazon.com

Parte introduttiva
Evidenzia (giallo) - Posizione 2
Variation in general intelligence and our evolutionary history By razib kahan
Evidenzia (giallo) - Posizione 17
if intelligence is such an important heritable trait, why isn’t everyone much smarter?
Nota - Posizione 17
LA QUSTIONE SOLLEVATA DA TALEB
Nota - Posizione 17
LA QUSTIONE SOLLEVATA DA TALEB
Evidenzia (giallo) - Posizione 18
Von Neumann paradox.
Nota - Posizione 18
Cccccccccccccccc
Nota - Posizione 18
Cccccccccccccccc
Evidenzia (giallo) - Posizione 20
why are the likes of Von Neumann bright comets
Nota - Posizione 21
IN ALTRI TERMINI
Nota - Posizione 21
IN ALTRI TERMINI
Evidenzia (giallo) - Posizione 22
He had one daughter and two grandchildren.
Nota - Posizione 22
TROPPO POCO!!!!!!
Nota - Posizione 22
TROPPO POCO!!!!!!
Evidenzia (giallo) - Posizione 23
from the perspective of evolution Von Neumann was not a many sigma individual. He was within the normal range.
Nota - Posizione 24
UN TIPO QUALSIASI X I DARWINIANI
Nota - Posizione 24
UN TIPO QUALSIASI X I DARWINIANI
Evidenzia (giallo) - Posizione 31
Characteristics with huge implications for fitness tend not to be heritable
Nota - Posizione 32
LA SELEZIONE NATURALE ALLA LUNGA ANNULLA I VANTAGGI CHE SI EREDITANO
Nota - Posizione 32
LA SELEZIONE NATURALE ALLA LUNGA ANNULLA I VANTAGGI CHE SI EREDITANO
Nota - Posizione 32
SI EREDITANO...INFATTI CI DANNO POCHI VANTAGGI COMPETITIVI
Nota - Posizione 32
SI EREDITANO...INFATTI CI DANNO POCHI VANTAGGI COMPETITIVI
Evidenzia (giallo) - Posizione 32
fingerprints
Evidenzia (giallo) - Posizione 36
The thinking man cannot comprehend that thinking is not the apotheosis of what it is to be a man
Nota - Posizione 37
SEMBRA ASSURDO CHE L INTELLIGENZA NN SIA COSÌ IMPORTANTE
Nota - Posizione 37
SEMBRA ASSURDO CHE L INTELLIGENZA NN SIA COSÌ IMPORTANTE
Evidenzia (giallo) - Posizione 39
height. In most societies males, in particular, seem to be more attractive to females if they are taller.
Nota - Posizione 40
PENSIAMO ALL ALTEZZA
Nota - Posizione 40
PENSIAMO ALL ALTEZZA
Evidenzia (giallo) - Posizione 41
And yet there is normal variation in height,
Nota - Posizione 41
EPPURE...
Nota - Posizione 41
EPPURE...
Evidenzia (giallo) - Posizione 43
being too tall increases one’s mortality and morbidity.
Nota - Posizione 44
IN CERTE CIRCOSTANZE
Nota - Posizione 44
IN CERTE CIRCOSTANZE
Evidenzia (giallo) - Posizione 50
tall men are the fathers of taller daughters, whose reproductive fitness may actually be lower than smaller women.
Nota - Posizione 50
LA DONNA LUNGAGNONA NN SEMBRA IL MASSIMO
Nota - Posizione 50
LA DONNA LUNGAGNONA NN SEMBRA IL MASSIMO
Evidenzia (giallo) - Posizione 54
Evolution in a quantitative genetic sense may then be all about trade-offs.
Nota - Posizione 55
TRADE OFF
Nota - Posizione 55
TRADE OFF
Evidenzia (giallo) - Posizione 56
very high general intelligence may exhibit a correlation with some mental pathologies.
Nota - Posizione 57
TRADE OFF 1
Nota - Posizione 57
TRADE OFF 1
Evidenzia (giallo) - Posizione 59
being too deviated from the norm might make socialization and pair-bonding difficult.
Nota - Posizione 60
TRADE OFF 2
Nota - Posizione 60
TRADE OFF 2
Evidenzia (giallo) - Posizione 77
Today we live in a different age. Specialization, and the post-industrial economy, put a premium on competencies associated only with individuals on the “right tail” of the IQ distribution.
Nota - Posizione 78
ALTRA SPIEGA...IL PASATO ERA DIFFERENTE...L ECLETTISMO CONTAVA DI PIÙ
Nota - Posizione 78
ALTRA SPIEGA...IL PASATO ERA DIFFERENTE...L ECLETTISMO CONTAVA DI PIÙ
Evidenzia (giallo) - Posizione 79
our genetic background predisposes many of us to obesity because the modern environment is “obesogenic.” The reality is that obesity was not an issue for almost all of human history,
Nota - Posizione 80
UN ESEMPIO....SE CAMBIA L AMBIENTE
Nota - Posizione 80
UN ESEMPIO....SE CAMBIA L AMBIENTE
Evidenzia (giallo) - Posizione 82
Just as the modern environment is potentially “obesogenic,” it is also potentially “intelligenic.”
Nota - Posizione 82
ANALOGIA
Nota - Posizione 82
ANALOGIA
Evidenzia (giallo) - Posizione 88
To be a “nerd” is a lifestyle only possible in the modern information-rich environment.
Nota - Posizione 89
I NERD DEL PASSATO
Nota - Posizione 89
I NERD DEL PASSATO
Evidenzia (giallo) - Posizione 89
The Flynn effect is evidence that changing environments can shift the whole distribution.
Nota - Posizione 90
FLYNN EFFECT
Nota - Posizione 90
FLYNN EFFECT
Evidenzia (giallo) - Posizione 98
we are a “hive-mind” which leverages collective wisdom. Most of us don’t have to derive mathematical equations, we can use the formula provided to us.
Nota - Posizione 99
GIOCO DI SQUADRA
Nota - Posizione 99
GIOCO DI SQUADRA

PERCHE' ABBIAMO PAURA DEL BUONISMO

PERCHE' ABBIAMO PAURA DEL BUONISMO Quando Hugo Chavez ha iniziato a governare il Venezuela sembrava il classico "buono", pieno di pietà per i poveri e gli oppressi. Un sacco di persone lo hanno preso sul serio - non solo venezuelani ma gran parte della comunità internazionale "buonista": come si fa a parlar male di un uomo tanto generoso da nazionalizzare le compagnie petrolifere e ripartire i proventi con gli "ultimi"? Nel momento in cui Chavez morì, tuttavia, molti ammiratori stavano già riflettendo sulle sue tendenze autoritarie. Nicolas Maduro, il successore prescelto da Chavez, ha ampiamente confermato queste paure. Quasi tutti ora vedono chiaramente il pugno di ferro del brutale dittatore. Ecco, nella storia questo passaggio dalla santità all' "autoritarismo" è la norma, oserei dire "naturale". Capito adesso perché la puzza del "buonismo" ci inquieta? P.S. Ma perchè il "buono" si trasforma regolarmente in un prepotente? Probabilmente perché esibendo le sue buone intenzioni si compiace di commuovere il prossimo, non riesce però a commuovere le leggi della natura, compresa la natura umana, questo dapprima lo rende incredulo e poi molto ma molto irritato.

LINK Un'alternativa al PIL

Here, for example, are a bunch of welfare indicators correlated against both GDP per capita (x-axis) and AIC (y-axis). Clearly AIC does a better job of reflecting these other indicators:

HABERMAS V ARENDT

Habermas vs Arendt

Lo schema base del pensiero progressista contemporaneo che domina in Europa è rintracciabile nella visione di Jurgen Habermas, ecco i due punti chiave: 1) religione, nazione, famiglia = Tradizione; 2) la Tradizione ci ha condotto ad Auschwitz.
Che fare? Habermas: la Tradizione non puo’ essere eliminata con un colpo di spugna, occorre seminare scetticismo in modo che scompaia lentamente lasciando campo libero alla Ragione.

La bestia nera di Habermas è la Arendt: per lei Auschwitz rappresenta una rottura con la Tradizione.