Molti paesi sentono l’ esigenza di proteggere il consumatore per la ragione fondamentale che lo ritengono un ingenuo.
Ma chi è trattato da stupido tende a instupidirsi, e questo è proprio quello che succede in questi paesi dove l’ incentivo a vigilare sulla qualità dei propri acquisti si perde del tutto. E purtroppo non c’ è legge che possa tutelare un consumatore stupido.
Gli obblighi connessi a queste leggi hanno poi un costo che rincara i prodotti a tutto svantaggio dei consumatori vigile che avrebbero saputo discernere per conto loro. E a tutto svantaggio dei “piccoli” produttori che non godono di economie di scala. Pensiamo solo agli obblighi di “etichettatura”.
Meglio sarebbe puntare sulla competizione: le imprese con pratiche migliori sarebbero senz’ altro premiate.
Senza contare che esiste una responsabilità civile per il prodotto venduto: il consumatore ingiustamente danneggiato puo’ accedere a un risarcimento.