I problemi di un ampia sanità pubblica sono facili da intuire:
- razionamento burocratico del bene;
- regola della ciliegia: colui al quale affido la mia salute ha il diritto di controllare il mio stile di vita;
- facile corruttela del "medico" prescrittore unico di farmaci;
- pesanti sottoinvestimenti e carenze innovative; il paradosso costo/prezzo p.71;
Di seguito alcune linee guida.
- assicurazioni pienamente detraibili e trasferibili,
- ottimizzare la regolamentazione al fine di consentire economia di scala
- per una copertura universale: vouchers sanitari.
- cauzioni per neutralizzare l' azzardo morale;
- limitare il monopolio dei medici;
- proletarizzazione dei medici;
- incentivare la beneficienza privata;
- favorire i gruppi di consumo (sfruttare il fattore etico e le economie di scala);
- creare concorrenza tra ospedali;
- introdurre i tickets e aumentarli progressivamente; compensare con una diminuzione delle tasse;
- one shot: possibilità di uscire dal sistema pubblico con reclutamento obbligatorio in caso di fallimento;
- liberalizzare la distribuzione farmaceutica e la pubblicità;
- puntare sulla trasparenza dei servizi per combattere AI;
- buoni sanità del valore pari al costo medio del servizio sanitario nazionale;
- protocolli meno onerosi per l' introduzioone di farmaci;
- libertà dell' utente di sottoporsi a sperimentazione farmaceutica;
- introdurre forme di negoziazione degli organi;
- tagliare la spesa sui farmaci (esistono troppi placebo, inoltre spendere nei farmaci ha effetti di sgnalling);
- personalizzazione dei percorsi di cura (attaccare la medicalizzazione standardizzata); basta con le medicine a taglia unica (vedi occasional di Madden);
- Contro il caro-scuola, libri digitali e aggiornamenti on line (Cristina Casadei sole 4.5.2008 p.1);
- Diagnosi gratuite, cure a pagamento. Vedi bias probabilistico.