La Miri non tollera gli "sprechi", è la sua filosofia di vita ed è anche la filosofia di vita che intende insegnare a chi le sta vicino. Siccome a starle vicino sono io, mi fa sempre una capa tanta.
Non tollerando gli sprechi ha anche poca stima degli spreconi e di chi li giustifica o li giudica senza la dovuta severità. Lo sprecone è un castigo di dio e la sua presenza va scongiurata.
Non c' è niente di peggio che chi tiene aperta l' acqua mentre va a zonzo per la casa con lo spazzolino da denti in bocca tentando di comunicare qualcosa farfugliando, oppure chi ha i suoi nirvana installandosi immoto nella doccia per venti minuti immobile sotto l' acqua bollente.
Richiesto di un parere a sorpresa circa l' eventuale educazione dei figli, rispondo istintivamente: "... sì... bè... lo sprecone... in fondo la cosa importante è che paghi quel che consuma per quel che vale... ehm...".
Risposta sbagliata!!: per la miri lo sprecone è deleterio per quanto paghi cari i suoi vizietti. E aggiunge con dedica: chi spreca acqua alza il prezzo dell' acqua e ad andarci di mezzo siamo anche noi poveretti.
Ho l' impressione che la miri odi gli spreconi e si disinteressi del tutto delle conseguenze economiche ma per tapparmi la petulante bocca una volta per tutte abbia tirato fuori la storia dei prezzi alti e di "noi poveretti vessati".
Scopro ora che la miri ha un alleato insidioso in questa sua crociata, trattasi dell' economista di Rochester Steven Landsburg.
Naturalmente, trattandosi di SL, l' alleanza si rinsalda "al contrario": SL, nel cap. 3 della sua ultima fatica è impegnatissimo nell' esaltare le mille splendide virtù dell' avaro, un vero eroe sociale.
Il mito di SL è l' Ebenezer Scrooge (prima maniera): la sua casa è misera e buia (la luce costa), il riscaldamento è al minimo (il carbone non lo regalano) e la sbobba se la prepara da solo con pochissima materia prima.
Dickens non simpatizza con lui e non se ne capisce il motivo: come si potrebbe accusare uno che tiene le lampade spente e salta praticamente i pasti, lasciando agli altri più combustibile da bruciare e più cibo da mangiare.
"... nessuno è più generoso dell' avaro, un uomo che pur avendo la possibilità di attingere alle risorse comuni sceglie di non farlo... la generosità del filantropo si riversa su pochi mentre la generosità dell' avaro si spande in lungo e in largo... Scrooge non è egoista, è avaro, ma l' avaro è un benefattore...".
Non c' è che dire, l' argomento di Landsburg è lo stesso della miri (rovesciato).
D' altronde bisognava aspettarselo: se la presenza di spreconi è una iattura per la società, quella di avari ne è la salvezza.
Ho l' impressione che sia la miri che SL abbiano preso una cantonata.
Partiamo da un punto: lo sprecone immette la sua ricchezza nel circuito del mercato facendo aumentare i prezzi, Scrooge la ritira facendoli diminuire.
Ma il livello dei prezzi influenza i nostri redditi reali che, per restare costanti, necessiteranno di essere ritoccati a livello nominale.
Detto in soldoni: la presenza di "spreconi" è la base su cui verranno accordati senza resistenza alla miri i suoi aumenti di stipendio, se prima aveva strappato certe condizioni riuscirà a ribadirle ritoccando il compenso nominale; al contrario, Scrooge tiene bassi i prezzi ma, così facendo, tiene bassi anche i redditi nominali.
Avevo già ascoltato una difesa di Scrooge. Ma in quel caso l' accettavo, non si trattava di una vera esaltazione bensì di una difesa da accuse sommamante ingiuste. Infatti è vero che Scrooge (statisticamente) non fa male a nessuno. Non per niente in quel libro, oltre a Scrooge, veniva difesa ad oltranza anche la figura dello "sprecarisorse". SL non potrebbe mai permetterselo. Quanto alla Miri, lei non ci pensa nemmeno.
Non tollerando gli sprechi ha anche poca stima degli spreconi e di chi li giustifica o li giudica senza la dovuta severità. Lo sprecone è un castigo di dio e la sua presenza va scongiurata.
Non c' è niente di peggio che chi tiene aperta l' acqua mentre va a zonzo per la casa con lo spazzolino da denti in bocca tentando di comunicare qualcosa farfugliando, oppure chi ha i suoi nirvana installandosi immoto nella doccia per venti minuti immobile sotto l' acqua bollente.
Richiesto di un parere a sorpresa circa l' eventuale educazione dei figli, rispondo istintivamente: "... sì... bè... lo sprecone... in fondo la cosa importante è che paghi quel che consuma per quel che vale... ehm...".
Risposta sbagliata!!: per la miri lo sprecone è deleterio per quanto paghi cari i suoi vizietti. E aggiunge con dedica: chi spreca acqua alza il prezzo dell' acqua e ad andarci di mezzo siamo anche noi poveretti.
Ho l' impressione che la miri odi gli spreconi e si disinteressi del tutto delle conseguenze economiche ma per tapparmi la petulante bocca una volta per tutte abbia tirato fuori la storia dei prezzi alti e di "noi poveretti vessati".
Scopro ora che la miri ha un alleato insidioso in questa sua crociata, trattasi dell' economista di Rochester Steven Landsburg.
Naturalmente, trattandosi di SL, l' alleanza si rinsalda "al contrario": SL, nel cap. 3 della sua ultima fatica è impegnatissimo nell' esaltare le mille splendide virtù dell' avaro, un vero eroe sociale.
Il mito di SL è l' Ebenezer Scrooge (prima maniera): la sua casa è misera e buia (la luce costa), il riscaldamento è al minimo (il carbone non lo regalano) e la sbobba se la prepara da solo con pochissima materia prima.
Dickens non simpatizza con lui e non se ne capisce il motivo: come si potrebbe accusare uno che tiene le lampade spente e salta praticamente i pasti, lasciando agli altri più combustibile da bruciare e più cibo da mangiare.
"... nessuno è più generoso dell' avaro, un uomo che pur avendo la possibilità di attingere alle risorse comuni sceglie di non farlo... la generosità del filantropo si riversa su pochi mentre la generosità dell' avaro si spande in lungo e in largo... Scrooge non è egoista, è avaro, ma l' avaro è un benefattore...".
Non c' è che dire, l' argomento di Landsburg è lo stesso della miri (rovesciato).
D' altronde bisognava aspettarselo: se la presenza di spreconi è una iattura per la società, quella di avari ne è la salvezza.
Ho l' impressione che sia la miri che SL abbiano preso una cantonata.
Partiamo da un punto: lo sprecone immette la sua ricchezza nel circuito del mercato facendo aumentare i prezzi, Scrooge la ritira facendoli diminuire.
Ma il livello dei prezzi influenza i nostri redditi reali che, per restare costanti, necessiteranno di essere ritoccati a livello nominale.
Detto in soldoni: la presenza di "spreconi" è la base su cui verranno accordati senza resistenza alla miri i suoi aumenti di stipendio, se prima aveva strappato certe condizioni riuscirà a ribadirle ritoccando il compenso nominale; al contrario, Scrooge tiene bassi i prezzi ma, così facendo, tiene bassi anche i redditi nominali.
Avevo già ascoltato una difesa di Scrooge. Ma in quel caso l' accettavo, non si trattava di una vera esaltazione bensì di una difesa da accuse sommamante ingiuste. Infatti è vero che Scrooge (statisticamente) non fa male a nessuno. Non per niente in quel libro, oltre a Scrooge, veniva difesa ad oltranza anche la figura dello "sprecarisorse". SL non potrebbe mai permetterselo. Quanto alla Miri, lei non ci pensa nemmeno.