venerdì 23 maggio 2008

Prezzi alti e prezzi in aumento. Dove s' incarta il grillo-naderismo

Non capire la distinzione tra livelli e incrementi, ci condurrebbe al punto di simpatizzare con teorie di successo propalate dal Beppe Grillo o dal Ralph Nader di turno.

Gli esempi sono innumerevoli.

Un brusco sbalzo nel prezzo della benzina fa guaire il nostro Beppe nazionale: siamo in mano ad un cartello di monopolisti collusi che ci tira il collo.

In realtà l' oscillazione dei prezzi dimostra proprio il contrario.

Il monopolista ci spolperebbe tutto l' anno tenendo fisse le condizioni di offerta, che bisogno avrebbe di ritoccare i prezzi? Perchè ci sfrutta ora quando poteva benissimo farlo anche prima? E' forse uno stupido che tutela con colpevole ritardo i suoi interessi di bottega?

Basta questa semplice osservazione per smontare logicamente le teorie grillesche. Ma sono osservazioni che vale la pena ripetere visto che il gregge di Grillo è numeroso e le sue conclusioni appaiono a molti come di buon senso.

Il busillis, lo ripeto, sta nel non distinguere tra "aumento dei prezzi" e "prezzi alti".

Altro esempio.

Negli USA, ma anche da noi, gli obesi sono in aumento.

Non chiedete nulla a Ralph Nader in proposito, la sua risposta, essendo sempre la stessa, è già nota: capitalisti avidi alla stregua di Mc Donald aumentano le loro porzioni disinteressandosi della nostra pancia che dilaga.

In effetti McDonald ha rivisto le poszioni: quella che era l' unica porzione standard di patatine, ora è diventata la misura "piccola".

Purtroppo un' osservazione del genere non dimostra ancora niente: io posso prendere una porzione grande e dividerla con la famiglia, potevo prendere due porzioni piccole anche prima, nulla me lo vietava.

Ma soprattutto, e veniamo al vizio di fondo che rende sospetto il naderismo: perchè quegli imbranati di McDonald si sono bruciati vent' anni senza ricorrere a questo genere di trucchetti a cui tutti noi abbocchiamo spinti da forze occulte e irresistibili?

Già, chissà perchè? Ma senza un perchè, sorge il dubbio che la gente, per qualche misterioso motivo, oggi voglia effettivamente porzioni più grandi.

Ci sono altri tentativi di motivare l' aumento degli obesi. Esempio: siamo più ricchi e molti non sanno come investire le loro risorse se non strafogandosi. Mmmm, non mi piace. Altro esempio: il welfare USA ora tutela gli obesi, anche sui luoghi di lavoro, quindi essere obesi è meno costoso che in passato. Oppure: esistono nuovi meravigliosi farmaci che curano l' obesità e l' eccesso di colesterolo, altri ancora e sempre più meravigliosi sono in cantiere. Rassicurate dalla scienza le persone allentano i freni. Oppure: i cibi sono molto più magri che in passato, anche questo ci fa perdere ogni prudenza.

Non si sa bene come spiegare il fenomeno. Si sa comunque che le ultime spiegazioni, diversamente dalla prima, sono costruite in modo logicamente corretto.

La spiegazione "naderiana" tralascia colpevolmente la distinzione tra "prezzi elevati" e "prezzi in aumento". Ma una leggerezza del genere non puo' reggere ad un esame minimamente accurato. Regge invece benissimo se supportata dall' ideologia.

Per avere un' altra caterva di esempi basta sfogliare il cap.9 del libro di SL, è molto prodigo di casi pratici e divertenti che illustrano l' errore standard.