domenica 30 dicembre 2018

VALORE E SCELTA

VALORE E SCELTA

1) Perché un giro di prova dal concessionario ti predispone a pagare di più l"auto che acquisterai?

2) Perché quando fai la spesa non dovresti mai prendere in mano i prodotti di cui valiti l'acquisto?

3) Perché sei meno propenso a spendere i soldi che ricevi da un familiare piuttosto che quelli ricevuti da uno sconosciuto (tipo i crediti d’imposta)?

4) Perché tempi lunghi di spedizione rendono meno probabile la restituzione del prodotto acquistato?

5) Perché paghi più un prodotto che acquisti per la seconda volta?

RISPOSTA. Perché noi diamo valore a cio’ che scegliamo più che scegliere cio’ che ha valore.

https://kenthendricks.com/endowment-effect/

venerdì 28 dicembre 2018

PAUROSI O AVIDI?

PAUROSI O AVIDI?

Chi guarda il nostro mondo da fuori vede solo “sete di profitto”.

Chi lo vive da dentro sa che la vera molla è un’altra: la paura della perdita.

Il dolore di “perdere” domina sul piacere di “guadagnare”.

Le nostre città sono tappezzate da manifesti che urlano “ultima occasione!!!”. Quando la panna montata ti slitta dal cono e cade l’afflizione per l’infausto evento, quella sì che ti devasta. Ne ho mangiati mille di coni ma quello spiaccicato a terra è l'unico che ricordo.

Scommettiamo? Se viene testa vinci 20 euro, se viene croce ne perdi 10. Ci stai? L’uomo medio risponde no! (risponde sì a quota 22.50).

+ Individualisti + Diseguali => + Prudenti (o Paurosi).

https://kenthendricks.com/loss-aversion/

LIBERTA’ E’ PARTECIPAZIONE

LIBERTA’ E’ PARTECIPAZIONE

Un tempo il popolo era passivo, votava per poi eclissarsi. Ogni tanto qualche mega manifestazione dei sindacati che cedeva presto il passo alla routine.
Oggi non è più così. Il “popolo” è diventato “pubblico” e in quanto tale interagisce con chi è in scena attraverso applausi, fischi, buu e commentini sarcastici di ogni tipo. Gli attori più scaltri si adeguano, gli altri prendono i pomodori in faccia e si tacciono.
Il “demagogo populista”, questo apparentemente abile imprenditore politico, attua una strategia molto meno sofisticata di quanto sembri: non travia il popolo, si limita a dargli quello che vuole e chiede. Altro che fake news.
In sintesi: il populismo non è che la democrazia partecipata. Non vi piace? Neanche a me… Odio la democrazia partecipata.

Occorre trovare al più presto escogitare un modo affinché la nostra democrazia possa continuare a dirsi “partecipata” senza più esserlo.

https://feedly.com/i/entry/Nkn6RK6HwBgWrvMj84SxHg63I5Wn8O87ZvoPCQT30Mw=_167e56e9a7d:3232993:3a104d3b

lunedì 24 dicembre 2018

TESI: QUALSIASI COSA SUCCEDA IN POLITICA E’ SEMPRE COLPA DELLA SINISTRA

TESI: QUALSIASI COSA SUCCEDA IN POLITICA E’ SEMPRE COLPA DELLA SINISTRA
Perché ci ritroviamo in mezzo al guado dei “popoulismi”?
Un tentativo di analisi politica (da parte di chi non ne ha mai azzeccata una).
PREMESSA 1. La Sinistra fa politica perché ama la politica, la Destra perché odia la Sinistra.
PREMESSA 2. L’èlite di Sinistra detta l’agenda culturale: quel che è importante per lei, diventa importante per tutti.
PREMESSA 3. L’èlite di sinistra non convince mai nel merito, specie le persone ordinarie orientate a destra. Anzi, spesso è ridicolizzata e presa a riferimento per sostenere l’opposto.
CONSEGUENZA. L’ipocrisia politically correct dei media, nonché il loro sistematico bias a Sinistra rinforza di fatto le convinzioni della Destra; nel suo ristretto ambito la persona ordinaria tocca con mano le esagerazioni ideologiche dei giornali e perde ogni fiducia in qualsiasi cosa dicano, in qualsiasi ambito.
GLI ULTIMI 40 ANNI. Dopo i fallimenti delle sue ricette economiche, la Sinistra ha puntato forte sui “diritti”, in particolare su concetti quali “razza” e “genere”.
ESEMPIO CONCRETO. La persona ordinaria, per esempio, sa di non essere né razzista, né maschilista. Oltretutto, non si sente particolarmente in colpa di essere maschio, bianco e occidentale. Al contraeio, ne è orgoglioso. Non si sente in colpa nemmeno quando intende controllare i confini della sua nazione. D'altro canto, si vede rappresentato in modo caricaturale dai giornali e finisce per disprezzarli a 360 gradi: così come mentono su di lui, mentono su tutto.
LA NOVITA’. Grazie alla disintermediazione e ai socal media il disprezzo che un tempo si disperdeva in mille rivoli puo’ trovare conferme reciproche, irrobustirsi, essere canalizzato e fatto fruttare dagli imprenditori della politica.

https://feedly.com/i/entry//uNtJ5Te/bTWNrQ93eWUZRWG2zLfACizMrZ4kDb0FIs=_167d1884a0f:1bdffa8:3a104d3b

DIALOGO TRA SORDI

DIALOGO TRA SORDI

Il dibattito pro o contro la scuola privata è talmente infiammato che spesso si trasforma in un dialogo da sordi. Dubito che i contendenti conoscano con esattezza le ragioni della controparte. Quelle dei "pro", ad ogni modo, mi sembrano più sottili e ben riassunte nella risposta che Milton Friedman diede ad una domanda davvero ingenua sui voucher.

GIORNALISTA: “che direzione pensa possa prendere il sistema scolastico dopo l’introduzione dei voucher?”.

FRIEDMAN: “non ne ho la più pallida idea. Se lo sapessi non sarei favorevole alla loro introduzione”.

venerdì 21 dicembre 2018

giovedì 20 dicembre 2018

MEDIA BIAS vs FAKE NEWS

MEDIA BIAS vs FAKE NEWS

Giornali e TV rappresentano la realtà in modo necessariamente distorto, il fenomeno è noto come “media bias”. Mi limito a due esempi macroscopici.

1) In politica prevale la narrazione "di sinistra”. Motivo: sono per lo più le persone di sinistra ad interessarsi di politica (e come tutti noi amano sentirsi confermate), sono loro a fare il mercato in questo settore dell’informazione. E’ impresa ardua pubblicare un giornale politico per chi legge poco la pagina politica.

2) Prevalgono le notizie negative (carestie, guerre, epidemie, crimini, crolli, crisi, scandali, gossip…). Motivo: una foresta che cresce fa meno rumore di un albero che cade (e ne cade almeno uno al giorno). O meglio, se un giornale uscisse ogni 50 anni sarebbe zeppo di notizie positive (aumento spettacolare della ricchezza, della salute, dell’istruzione…). Ma poiché esce ogni giorno, è zeppo di notizie negative (vedi sopra).

Il media bias, purtroppo, ha conseguenze pesanti sulla vita dell'intera società.

Pensiamo alla politica: l’uomo è conformista, se percepisce che la narrazione di sinistra prevale, si adegua: ama “dire la cosa giusta”. O per lo meno, in certi contesti sente che la sua reale opinione va taciuta in quando disdicevole.

Pensiamo alla realtà in generale. Poiché hanno solo notizie negative, le persone costruiscono la loro percezione di conseguenza (pensano che i crimini siano ovunque, che il terrorismo islamico annienterà l’occidente, che gli aerei siano più pericolosi delle auto, che la povertà ci affligge…).

Possiamo ben dire che sui guai del mondo avanzato il media bias pesi molto più delle fake news, eppure sono le seconde sotto accusa. Perché?

Perché solo nel caso delle fake news esiste un "colpevole".

Il media bias è difficile da evitare: non puoi platealmente accusare un giornalista di raccontare un fenomeno secondo la sua sensibilità. Non puoi pretendere che un inviato si colleghi dicendo: “mi trovo qui perché qui NON è scoppiata una guerra”!

https://www.theguardian.com/commentisfree/2018/feb/17/steven-pinker-media-negative-news

Magazine covers warn us of coming anarchies, plagues, epidemics, collapses, and so many “crises” (farm, health, retirement, welfare, energy, deficit

We never see a journalist saying to the camera, “I’m reporting live from a country where a war has not broken out”

Bad things can happen quickly, but good things aren’t built in a day, and as they unfold, they will be out of sync with the news cycle

if a newspaper came out once every 50 years, it would not report half a century of celebrity gossip and political scandals. It would report momentous global changes such as the increase in life expectancy.

Availability heuristic: people estimate the probability of an event or the frequency of a kind of thing by the ease with which instances come to mind...Plane crashes always make the news, but car crashes, which kill far more people, almost never do. Not surprisingly, many people have a fear of flying

. Far from being better informed, heavy newswatchers can become miscalibrated...crimini...terrorismo...

Trump was the beneficiary of a belief— near universal in American journalism—that “serious news” can essentially be defined as “what’s going wrong... For decades, journalism’s steady focus on problems and seemingly incurable pathologies was preparing the soil that allowed Trump’s seeds of discontent and despair to take root.

mercoledì 19 dicembre 2018

LA NOSTRA RABBIA

LA NOSTRA RABBIA

Valori di ieri: lealtà, solidarietà, sicurezza, fatica…
Valori di oggi: fantasia, creatività, intelligenza, rischio, espressività…
E’ la rivincita dei nerd e di chi manipola i simboli. E’ la sconfitta della manualità e del lavoro duro.

Lo slittamento valoriale fa scivolare gli sconfitti nella categoria di “popolo bue” e i vincitori in quella di “élite brillante”. Per gli sconfitti non c’è solo insicurezza economica ma anche discredito sociale. Il risentimento è dietro l’angolo.

LA SINISTRA E I POVERI

LA SINISTRA E I POVERI

Tutti conoscono la sensibilità della sinistra per i poveri ma non tutti sanno che il suo modo di vederli è cambiato profondamente negli ultimi 50 anni.

In passato, il resoconto del fenomeno di molti marxisti assomigliava in modo impressionante a quello dei reazionari: la causa risiedeva innanzitutto nel comportamento irresponsabile dei poveri stessi. Dopotutto, la poca voglia di lavorare, le abitudini sessuali miopi, l’ abuso di alcool, la ricorrente violenza domestica non sono il viatico ideale per avere successo.

naturalmente, si aggiungeva che la colpa era del capitalismo corruttore.

Poi ci si accorse che i poveri sono così sotto qualsiasi regime. Non solo, ci si accorse anche che il capitalismo non puo’ omologare i lavoratori ad un’obbedienza efficiente al sistema e al contempo ridurli a larve umane inefficientissime.

Insomma, sia come sia la sinistra dominante ha dismesso la narrazione di questi antropologi/sociologi marxisti perché “accusava la vittima”. Ha cominciato a credere nel mitico ascensore sociale, nelle “pari opportunità”. Ma in questa operazione ha un nuovo nemico: la psicologia evoluzionista, che teorizza una sostanziale rigidità di caratteri e intelligenza. In altri termini: l'ascensore sociale è rotto da sempre.

Oggi, ad una sinistra onesta, non resta che scegliersi come nemico plausibile la sfortuna. Chi vince nella lotteria dei talenti ha il dovere di aiutare gli altri. Un messaggio difficile da far digerire ma l'unico oggi disponibile per lei.

https://www.econlib.org/whos-afraid-of-oscar-lewis/

PERCHE’ LIBERTARI E CONSERVATORI SONO ANIME GEMELLE?

PERCHE’ LIBERTARI E CONSERVATORI SONO ANIME GEMELLE?

Partiamo con tre nozioni:

DEFINIZIONE 1 (D1). ADATTAMENTO EDONICO: è quella roba per cui ci abituiamo a tutto (persino se vinciamo la lotteria di capodanno o restiamo paralizzati in un incidente, dopo qualche settimana il nostro umore torna quello di prima).

DEFINIZIONE 2 (D2). RIFORMA POLITICA: puo’ abrogare, modificare o aggiungere una norma o una serie di norme.

DEFINIZIONE 3 (D3). LIBERTARIO: odia le costrizioni. Per lui le uniche riforme auspicabili sono quelle che sopprimono norme esistenti.

TESI (T): tra libertari e conservatori c’è un’alleanza naturale.

Esempio intuitivo: la Riforma 1 (R1) è valutata dal libertario positivamente, questo giudizio è quantificato in +10. La Riforma 2 (R2) è valutata dal libertario negativamente, quantifichiamo il giudizio in –10. Stando così le cose, il piacere causato da R1 dovrebbe bilanciare il dolore causato da R2. In altri termini, il rischio di R2 bilancia perfettamente quello di R1. Ebbene, se le cose stessero così il libertario non sarebbe necessariamente attratto dalla conservazione, potrebbe assumere anche una posizione riformista: rischiare sarebbe plausibile.

Ma le cose non stanno così: in virtù di D3, R1 elimina necessariamente delle norme a cui – in virtù di D1 – il libertario stesso si era comunque adattato. Il cambiamento resterà magari positivo ma più contenuto, per esempio pari a +5 anziché +10. D’altro canto, lo spauracchio di R2 resterà immutato a +10. In questo caso il rischio è sbilanciato e per il libertario sarà cosa saggia evitarlo alleandosi con il conservatore.

https://www.econlib.org/a-conservative-confession/?highlight=%5B%22hedonic%22,%22adaptation%22%5D

IL PROBLEMA DEI SONDAGGI

IL PROBLEMA DEI SONDAGGI

Sono almeno sei.

1) Correttezza politica. All'intervistato piace piacere. Insomma, ti dice quel che vuoi sentire. Se votare Berlusconi è disdicevole non ti dirà che l’ha fatto. Poi ci sorprendiamo delle “grandi rimonte” del Cavaliere.

2) Frame. Se dico che Tizio è pro-aborto oppure pro-choice ho detto la stessa cosa. Ma nel primo caso verrà fischiato, nel secondo applaudito. Insomma, nei sondaggi vige una sorta di principio di Heisenberg: basta chiedere per influenzare la risposta.

3) Analfabetismo. Ricordo che Bush crollò nei sondaggi perché aveva “tagliato” la sanità. In un sondaggio parallelo si chiedeva quale aumento di risorse si ritenesse auspicabile per la sanità: 2-3-4 o 5%? Solo un decimo degli intervistati optò per la misura massima del 5%. Ebbene, i “tagli” di Bush consistevano in una riduzione degli aumenti della spesa sanitaria dal 6% previsto al 5%.

4) Partita doppia. Alla gente non piace la partita doppia, forse nemmeno la capisce. Insomma: ama gli aumenti della spesa pubblica e allo stesso tempo odia quelli delle tasse. In questo modo ogni parte politica ha il suo sondaggio da sventolare. La sinistra brandisce entusiasta il suo: “la gente è con noi, vuole più risorse per scuole e ospedali…”. La destra indica il suo preferito: “la gente è con noi, vuole meno tasse e meno burocrazia…”.

5) Fragilità. Basta una notizia e i sondaggi si capovolgono.

6) Polarizzazione. Se sulla scena c’è un Salvini che ostenta politiche anti-immigrazione, quei moderati (che fino a ieri proponevano “l’ora di legalità” nelle scuole) si trasformano in fanatici che vedono nell’illegalità acclarata del clandestino un diritto umano da difendere in tutti i costi. Se c’è un leghista che parla di autarchia, anche chi sfilava a Genova si trasforma immantinente in un liberista della Mont Pelerin Society.

Conclusione: la pubblica opinione esiste? Comincio a dubitarne.

UN BIAS DIFFUSISSIMO

UN BIAS DIFFUSISSIMO

Non ci si stanca mai di ripeterlo:

Se uno sostiene che la scuola “testa” le nostre abilità, non sta negando ogni funzione formativa.

Se uno dice che il riscaldamento globale ha soluzioni tecnologiche, non sta togliendo ogni ruolo alla politica.

Se uno dice che certi istinti sono innati, non sta negando ogni funzione della cultura.

Se uno mostra una certa sensibilità sui diritti degli animali, non sta equiparando gli animali all’uomo.

Se uno dice che l’ossessione della sicurezza ha effetti negativi, non sta negando ogni funzione della sicurezza.

Se uno crede in Dio, non esclude in assoluto la sua assenza…

Eccetera, eccetera, eccetera.

https://feedly.com/i/entry/ty+AzTYZ3TUuMuPycOdkUNamwQCXNpDbajbdLnbrc5c=_167c4405483:7a1cb3:ad2b6584

MODELLI DI RISCHIO

MODELLI DI RISCHIO

Il rischio per eccellenza è quello di estinzione. Chi le studia ha isolato una legge: quando sono poco frequenti sono devastanti, quando sono più frequenti sono contenute. Sembra uno schema ricorrente che puo’ essere generalizzato in molti ambiti.

Potremmo tradurlo così: argini più elevati ritardano l’alluvione rendendola più distruttiva. Più in generale: le misure di sicurezza hanno l’effetto di ritardare la catastrofe ingigantendola.

Morale: occhio all’ossessione per la sicurezza. Il livello OTTIMO non è il livello MASSIMO.

ABUSO DI UBBIDIENZA

ABUSO DI UBBIDIENZA

A chi sostiene che esiste un diritto/dovere del cittadino dii disubbidire alle leggi sbagliate, viene fatto notare il rischio di abusi: la gente non riesce a distinguerle correttamente.

Vero, questo rischio esiste. Ma sembra più plausibile che i cittadini siano maggiormente inclini ad abusare dell’obbedienza piuttosto che della disobbedienza. La persona media è conformista.

martedì 18 dicembre 2018

POLITICA DEGLI ISTINTI

POLITICA DEGLI ISTINTI

Le preferenze politiche sono essenzialmente preferenze morali, e queste ultime possono essere ricondotte a quattro istinti fondamentale. 
1) Attenzione verso i più deboli. Deriva dall’istinto di cura per la prole.
2) Onestà. Deriva dalla valorizzazione della reciprocità, a partire dal patto coniugale.
3) Lealtà. Deriva dalla necessità di formare gruppi vasti e coesi in funzione della guerra.
4) Santità. Deriva dalla necessità di proteggerci da contaminazioni e agenti patogeni.

Questi istinti sono presenti in ciascuno di noi ma, a grandi linee, in chi vota a sinistra prevalgono 1) e 2), in chi vota a destra 3) e 4). 

HL SIX Taste Buds of the Righteous Mind

SIX Taste Buds of the Righteous Mind
Note:6@@@@@@@@@@@

Yellow highlight | Page: 131
I tried a restaurant called The True Taste.
Note:ESPERIENZA

Yellow highlight | Page: 131
it was a tasting bar for sweeteners.
Note:SOLO DOLCIFICANTI

Yellow highlight | Page: 131
the five kinds of taste receptor found in each taste bud on the tongue—sweet, sour, salty, bitter, and savory
Note:I RICETTORI DELLA PAPILLA

Yellow highlight | Page: 131
sweet receptor produced the strongest surge of dopamine
Note:DOPAMINA

Yellow highlight | Page: 131
humans are hard-wired to seek sweetness above the other four tastes.
Note | Page: 131
DOLCE

Yellow highlight | Page: 131
it was most efficient, in terms of units of pleasure per calorie, to consume sweeteners,
Note:UNITÀ DI PIACERE

Yellow highlight | Page: 132
I asked him how business was going. “Terrible,”
Note:MA NN FUNZIONA...È TUTTO PIÙ COMPLICATO

Yellow highlight | Page: 132
it’s a metaphor for how I feel sometimes when I read books about moral philosophy and psychology.
Note:UNA METAFORA

Yellow highlight | Page: 132
many authors reduce morality to a single principle, usually some variant of welfare maximization
Note:MAX...E POI MUORI...ES JEREMY BENTHAM

Yellow highlight | Page: 132
Or sometimes it’s justice or related notions of fairness, rights, or respect for individuals and their autonomy.
Note:KANT RAWLS...

Yellow highlight | Page: 132
Utilitarian Grill,
Note:RISTORANRTE 1

Yellow highlight | Page: 132
The Deontological Diner,
Note:2

Yellow highlight | Page: 132
leads to societies that are unsatisfying to most
Note:IL MONISMO MORALE

Yellow highlight | Page: 132
We humans all have the same five taste receptors, but we don’t all like the same foods.
Note:METAFORA

Yellow highlight | Page: 133
To understand why people are so divided by moral issues, we can start with an exploration of our common evolutionary heritage,
Note:EVOLUZIONISMO

Yellow highlight | Page: 133
It will take a lot of additional work for us to connect the universal moral taste receptors to the specific moral judgments that a particular person makes.
Note:UN LAVORO DA PAZZI

Yellow highlight | Page: 133
the righteous mind is like a tongue with six taste receptors.
Note:LA METAFORA CENTRALE

Yellow highlight | Page: 133
morality is like cuisine: it’s a cultural construction, influenced by accidents of environment and history, but it’s not so flexible that anything goes.
Note:UN COSTRUTTO MA NN COSÌ FLESSIBILE

Yellow highlight | Page: 134
THE BIRTH OF MORAL SCIENCE
Note:Tttttttttttttttttt

Yellow highlight | Page: 134
Reason defeated superstition, light replaced darkness.
Note:L ILLUMINISMO NELLA VULGATA

Yellow highlight | Page: 134
Enlightenment thinkers were united in rejecting divine revelation as the source of moral knowledge, but they were divided as to whether morality transcended human nature—that
Note:DIVISIONE ILLUMINISTA

Yellow highlight | Page: 134
deduced by reasoning,
Note:OVVERO

Yellow highlight | Page: 134
Hume’s
Note:ANTI TRASCENDALISTA

Yellow highlight | Page: 134
Hume believed that “moral science” had to begin with careful inquiry into what humans are really like.
Note:PROGRAMMA HUME

Yellow highlight | Page: 134
“sentiment” (intuition) is the driving force of our moral lives,
Note:L ASSUNTO

Yellow highlight | Page: 135
sentiments, which give us pleasure when we encounter virtue
Note:PIACERE E GIUSTIZIA

Yellow highlight | Page: 135
There’s nothing transcendental about them. You’ve got to examine tongues.
Note:PLA LINGUA MORALE

Yellow highlight | Page: 136
ATTACK OF THE SYSTEMIZERS
Note:Tttttttttttt

Yellow highlight | Page: 136
They are missing the social-cognitive software that the rest of us use to guess the intentions and desires of other people.
Note | Page: 136
L AUTISTICO

Yellow highlight | Page: 136
empathizing and systemizing.
Note:LO SPETTRO DI BARON COHEN

Yellow highlight | Page: 136
identify another person’s emotions
Note:L ABILITÀ DELL EMPATICO

Yellow highlight | Page: 136
analyse the variables in a system, to derive the underlying rules
Note:L ABILITÀ DELL AUTISTICO

Yellow highlight | Page: 136
exceptionally low on empathizing and exceptionally high on systemizing.
Note:L AUTISMO

Yellow highlight | Page: 136
a region of personality-space—the lower right corner of the lower right quadrant—than as a discrete disease.
Note:COME PENSARE L AUTISMO

Yellow highlight | Page: 137
Jeremy Bentham was born in England in 1748. He went to Oxford at the age of twelve,
Note:FONDATORE DELL UTILITARISMO...TENDE ALL AUTISMO

Yellow highlight | Page: 137
he proposed that a single principle should govern all reforms, all laws, and even all human actions:
Note:SINGOLO PRINCIPIO

Yellow highlight | Page: 138
“Asperger’s Syndrome and the Eccentricity and Genius of Jeremy Bentham,”
Note:ARTICOLO DI PHILIP LUCAS

Yellow highlight | Page: 138
low empathy and poor social relationships.
Note:BENTHAM...ZERO AMICI...ANCHE DA PICCOLO...MAI SPOSATO...SI CONSIDERAVA UN EREMITA

Yellow highlight | Page: 138
impaired imaginative capacity, particularly with respect to the inner lives of other people.
Note:IL SUO DIFETTO

Yellow highlight | Page: 138
John Stuart Mill—a decidedly non-autistic utilitarian—came to despise Bentham.
Note:PARADOSSO

Yellow highlight | Page: 139
KANT AND THE DEONTOLOGICAL DINER
Note:Nttttttttt

Yellow highlight | Page: 139
Immanuel Kant was born in Prussia in 1724.
Note:ALTRA ETICA...ALTRO AUTISTICO

Yellow highlight | Page: 139
he was disturbed by the subjectivity that such an account
Note:CONTRO HUME

Yellow highlight | Page: 139
Kant, like Plato, wanted to discover the timeless, changeless form of the Good.
Note:OSSESSIONATO DALL ASSOLUTO

Yellow highlight | Page: 139
moral law could only be established by the process of a priori (prior to experience) philosophizing.
Note:A PRIORI

Yellow highlight | Page: 140
Rather than offering a concrete rule with some specific content, such as “help the poor” or “honor your parents,” Kant provided an abstract rule
Note:IL PRINCIPIO CARDINE DI OGNI MKORALE...LA NN CONTRADDIZIONE

Yellow highlight | Page: 140
“Act only according to that maxim whereby you can at the same time will that it should become a universal law.”
Note:TEST KANTIANO

Yellow highlight | Page: 140
Kant told us to use logic.
Note:Ccccccccc

Yellow highlight | Page: 140
boiling all of morality down to a single sentence, a single formula.
Note:SIA B CHE K

Yellow highlight | Page: 140
Kant was a loner who never married
Note:ALTRO FREDDO MONACO

Yellow highlight | Page: 140
love of routine
Note:FAMOSO PER

Yellow highlight | Page: 140
Kant was widely liked, and he did seem to enjoy company,
Note:MA CI SONO DUBBI

Yellow highlight | Page: 140
GETTING BACK ON TRACK
Note:Ttttttttt

Yellow highlight | Page: 141
We want to discover how the moral mind actually works, not how it ought to work,
Note:IL NS OBIETTIVO

Yellow highlight | Page: 141
However, philosophy began retreating from observation
Note:PURTROPPO

Yellow highlight | Page: 141
They became more analytic and less holistic.
Note:QUANDO GLI OCCIDENTALU HANNO COMINCIATO A STACCARE IL RESTO DEL MONDO

Yellow highlight | Page: 141
Hume’s messy, pluralist, sentimentalist approach.
Note:CADE IN DISCREDITO

Yellow highlight | Page: 141
BROADENING THE PALATE
Note:Ttttttttttttttt

Yellow highlight | Page: 142
Culture is so powerful that it can cause humans to behave in ways that override whatever ancient instincts we share with other primates.
Note:LA VIA ALTERNATIVA DEGLI ANTROPOLOGI...SEMPRE SCETTICI DELL EVOLUZIONISMO

Yellow highlight | Page: 142
it would never be possible to understand morality without evolution.
Note:CONVINZIONE XSONALE

Yellow highlight | Page: 142
when you see that some version of kindness, fairness, and loyalty is valued in most cultures, you start wondering if there might be some low-level pan-human social receptors
Note:DUBBI DI UNIVERSALITÀ...E MATURA UMANA

Yellow highlight | Page: 143
It would be silly to posit the existence of separate receptors for mango juice, apple juice, Coca-Cola, and Fanta.
Note:ANALOGIA

Yellow highlight | Page: 143
each culture has invented various ways to trigger it.29
Note:CASO MAI...

Yellow highlight | Page: 143
I didn’t want to make the classic mistake of amateur evolutionary theorists, which is to pick a trait and then ask: “Can I think of a story about how this trait might once have been adaptive?”
Note:L ERRORE COMUNE....RAZIONALIZZAZIONE

Yellow highlight | Page: 144
MORAL FOUNDATIONS THEORY
Note:TtttttttttttttCOME INTERAGISCONO CULTURA E NATURA

Yellow highlight | Page: 144
For example, many animals react with fear the very first time they see a snake because their brains include neural circuits that function as snake detectors.
Note:MODULARITÀ...IL MODULO SI È SVILUPPATO NELL ANTENATO X ADATTARSI AL SUO AMBIENTE

Yellow highlight | Page: 144
Sperber and Hirschfeld distinguished between the original triggers of a module and its current triggers.
Note:TRIGGER

Yellow highlight | Page: 145
Modules make mistakes, and many animals have evolved tricks to exploit the mistakes of other animals.
Note:BIAS

Yellow highlight | Page: 145
The current triggers can change in a single generation,
Note:TEMPI DEL TRIGGER

Yellow highlight | Page: 145
many moral controversies turn out to involve competing ways to link a behavior to a moral module.
Note:ES...POSSIAMO PICCHIARE I FIGLI?

Yellow highlight | Page: 145
spanking typically triggers judgments of cruelty and oppression.
Note:A SINSTRA

Yellow highlight | Page: 145
judgments about proper enforcement of rules, particularly rules about respect
Note:A DESTRA

Yellow highlight | Page: 146
Moral Foundations Theory.
Note:IL NOME DATO AL PROGETTO HAIDT

Yellow highlight | Page: 146
caring for vulnerable children, forming partnerships with non-kin to reap the benefits of reciprocity, forming coalitions to compete with other coalitions, negotiating status hierarchies, and keeping oneself and one’s kin free from parasites and pathogens,
Note:I 5 FONDAMENTI..E L ADATTAMENTO DA CUI ORIGINA

Yellow highlight | Page: 147
the original triggers—that
Note:IL PUNTO D AVVIO DELLA BASE MORALE

Yellow highlight | Page: 147
The third row lists examples of the current triggers—the
Note:OGGI

Yellow highlight | Page: 147
If your “dolors” (pains) outweigh your “hedons” (pleasures), then your reaction is irrational, from a utilitarian point of view, but it makes perfect sense as the output of a module.
Note | Page: 147
VOSTRO FIGLIO HA LA PERITONITE VIENE OPERATO IN TEMPO E VOI POTETE ASSISTERE. IL CHIRURGO AFFONDA IL BISTURI. LA VS REAZIONE IN QUEL MOMENTO

Yellow highlight | Page: 148
you notice two nurses assisting in the operation—one older, one younger. Both are fully attentive to the procedure, but the older nurse occasionally strokes your son’s head, as though trying to comfort him. The younger nurse is all business.
Note:DAVANTI AL BIMBO ANESTETIZZATO CHE NN SENTE NULLA...COME GIUDICATE LE OSTETRICHE?

Yellow highlight | Page: 148
If you are a utilitarian, you should have no preference.
Note:Cccccccc

Yellow highlight | Page: 148
If you are a Kantian, you’d also give the older nurse no extra credit.
Note:Ccccccccccccc

Yellow highlight | Page: 148
But if you are a Humean, then it is perfectly proper for you to like and praise the older nurse.
Note:Cccccccccccc

Yellow highlight | Page: 148
There’s more to morality than harm and fairness.
BOTTOM LINE

BUON COMPLEANNO!

BUON COMPLEANNO!

Ormai il movimento #MeToo ha compiuto un anno. Cosa c’ha lasciato?

Il miglior modo per celebrare la ricorrenza consiste nel guardare “A star is born” (tra l’altro uno dei migliori film del 2018). Il musicista di successo Jackson Maine scopre e si innamora della squattrinata e talentuosa artista Ally. I due vanno ben presto a letto insieme e successivamente Ally, anche grazie all’appoggio del ben inserito Maine, assurge al rango di star.

Nessuno ha sollevato il men che minimo dubbio di fronte a questa vicenda, anche perché l’attrice protagonista è la “correttissima” Lady Gaga, una garanzia. Ma io mi chiedo: cosa sarebbe successo se dopo qualche mese dalla loro relazione Ally avesse denunciato Maine per molestie? Maine sarebbe stato condannato?

Un resoconto asettico della vicenda porterebbe a dire di sì. Ma forse conta il fatto che lui fosse innamorato? Oppure che abbia formulato senza fastidiose insistenze la sua proposta? Oppure il fatto che lei fosse d’accordo? Oppure il fatto che lo scambio era da ritenersi sufficientemente implicito? Boh. Sta di fatto che, nonostante la grande sensibilità sul tema, nessuno, ripeto, c’ha visto niente di male.

Ecco allora la principale eredità del MeToo: nessuno sa più bene cosa sia una molestia.

https://www.youtube.com/watch?v=jvMaHOOY5VA



https://feedly.com/i/entry/pCjzw1s9uw4o7o2a6k88mWl61VH8mv6Frk5BTARJuI0=_167bd7733ec:4c599bd:3a104d3b