mercoledì 27 aprile 2016

La paga del manager come una scommessa di Pascal

Perché i manager hanno stipendi stratosferici?
Perché probabilmente non contribuiscono in nulla alla creazione di ricchezza.
Chi trova strana l’affermazione  provi a pensare invece a coloro di cui conosciamo esattamente quanta ricchezza producono: i lavoratori a cottimo. Riscontra forse tra costoro miliardari degni di nota?
Ma un’analogia più calzante è quella con lo Stregone della tribù.
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Parliamo del personaggio più prestigioso e ricco della comunità, a costui sono dovuti tributi in quantità, nonché deferente rispetto.
Perché? Perché lo stregone fa piovere. Forse.
In realtà non si sapeva se sapesse davvero far piovere, molto probabilmente questo potere non gli apparteneva affatto. Diciamo che una stima ottimistica si attestava tra i membri della tribù intorno al 50/51. Lui stesso, nei momenti di lucidità, non andava oltre nel valutare i suoi reali poteri.
Ma questo punto entrano in ballo due fatti cruciali:
1) l’importanza della pioggia: senza pioggia, carestia; con la pioggia, cornucopia. La differenza è enorme, ti cambia la vita.
2) la pigrizia naturale dello stregone: quando l’esito dipende tanto poco da te la strategia migliore è prendersela comoda. Danzare con foga per ore è molto stressante, meglio rivelare al popolo che i rituali ortodossi prevedono una pennica prolungata e regolare.
Il primo fatto rende rilevante per la tribù quella minuscola differenza dell’1%, per cui è razionale che la comunità punti tutto sullo Stregone.
Il secondo fatto autorizza compensi lauti per lo Stregone: solo in questo modo non barerà, anche per lui, infatti, diventa rilevante la piccola differenza dell’1%: il rischio di perdere tanta grazia fa svoltare la sua strategia razionale che passa dal fancazzismo all’impegno duro.
Anche il Papa, per dire, è ricchissimo, il Vaticano contiene mille tesori, e la sua persona rispettata ovunque. Perché? Perché forse Lassù non c’è nessuno, ma se c’è qualcuno è meglio per tutti – anche per il Papa - che faccia al meglio il suo stressante mestiere.
Ebbene, ai grandi manager si applica la stessa logica. Molto probabilmente una scimmia che lancia i dadi saprebbe fare altrettanto bene, ma non è detto, si accettano scommesse. Se la quota dello Stregone con la Scimmia è ormai scesa a 50/50 per i manager – la cui missione è di gran lunga meno trasparente rispetto a quella dello Stregone, e forse anche rispetto a quella del Papa - siamo ancora al 50/51. C’è un 1% che fa la differenza.
Ma perché fino a ieri stipendi e buone uscite non erano così da capogiro? Perché con la globalizzazione i grandi manager spostano una massa di ricchezza fino a ieri impensabile. Inoltre il business contemporaneo riguarda spesso le reti, un posto dove la competizione è di tipo “win take all” e una singola decisione puo’ estinguerti o fare la tua fortuna. Insomma, ti cambia la vita, come la pioggia per la tribù.
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C’è poi un altro motivo: la paga motiva chi la prende ma quella del grande manager anche chi non la prende. Motiva innanzitutto i suoi sottoposto.
Più la paga è alta e il boss cazzeggia, più la schiera dei vice (quelli realmente operativi) è motivata a far bene per prendere il suo posto. Insomma, con una paga se ne elargiscono 20.
In politica conosciamo bene i ruoli di rappresentanza. Perchè il Presidente della Repubblica vive nel lusso e tra gli onori quando non fa niente dalla mattina alla sera eccezion fatta per qualche discorsetto bolso e inascoltato qua e là? Ma per motivare al meglio il lavoro condotto in un cono d’ombra sospetto dai molti politici che ambiscono a quella carica tanto privilegiata.
Lettura consigliata per approfondire: Tim Harford, La logica nascosta della vita.