Lettura del Vangelo secondo Luca 2, 22-33
In quel tempo. Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio «una coppia di tortore o due giovani colombi», come prescrive la legge del Signore. Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo / vada in pace, secondo la tua parola, / perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, / preparata da te davanti a tutti i popoli: / luce per rivelarti alle genti / e gloria del tuo popolo, Israele». Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui.
Oggi si celebra la Famiglia. La Chiesa ci spiega continuamente che la Famiglia è un' istituzione NATURALE.
Il non credente non capisce, ma che significa esattamente l' aggettivo "naturale"?
Risposta: significa che risponde al volere del Signore.
Ma una risposta del genere ha il solo effetto di troncare di botto ogni comunicazione con il non credente.
E allora, risposta alternativa: significa che è la soluzione oggettivamente più corretta al problema della convivenza umana.
Ma il non credente è scettico di fronte a giudizi di valore tanto drastici e, per lui, arbitrari.
Risposta conclusiva: è la soluzione ad un problema posto dalla natura.
La natura pone solo problemi complessi, ovvero problemi che contemplono soluzioni evolutive che coinvolgano una pluralità di intelligenze. Le soluzioni evolutive sono le "soluzione naturali" per eccellenza.
Adesso, finalmente, il non-credente non puo' far finta di non capire, ma puo' sempre obiettare: e dov' è mai il processo evolutivo che designa la Famiglia come soluzione naturale? Dov' è la selezione che filtra la pluralità dei competitori? e dove sono i candidati che ad essa si sottopongono? Io vedo solo un modello che, carico di privilegi, "concorre" in modo sleale.
Chi nega il valore della Famiglia, nega un valore prezioso e se ne assume le responsabilità; ma chi non facilità l' instaurazione di un processo evolutivo, chi nega la naturalità e quindi la competizione tra Famiglia Tradizionale e soluzioni alternative, oltre a testimoniare la sua scarsa fede nell' istituto, impedisce al non credente di trasformarsi in un Simeone entusiasta. E ne risponderà.