L’ anti-trust esiste per rendere le economie più produttive, tutti conosciamo i vantaggi della competizione. Purtroppo gli esiti sono ben diversi.
Dove esiste la libertà di entrare in un mercato difficilmente si creano extra profitti.
Non la pensa così l’ anti-trust. Basta che vedano qualcosa di grosso e i burocrati si accaniscono. Il loro bersaglio preferito sono le “fusioni”. Ma tanto accanimento ha spesso come unico vittima il consumatore, vero beneficiario delle economie di scala.
Gli imprenditori inetti hanno una sempre una rete di salvataggio: rivolgersi all’ anti-trust. Il competitore più bravo fa uno sconto? Sta attuando politiche sleali. Il collega più sveglio apre anche la domenica: denuncia all’ anti-trust.
Perché innovare, poi, se esiste l’ anti-trust? Si innova per far piazza pulita dei concorrenti. Ma chi fa piazza pulita dei concorrenti è assalito e spolpato vivo dall’ anti-trust, questo è notorio.
i 9 inconvenienti dell' antitrust http://jeffreyalanmiron.typepad.com/jeffrey_alan_miron/2006/07/antitrust_polic.html
Chi promuove le cause antitrust, il consumatore? No, eppure è lui il protetto.
Spesso sono i competitori: ma loro vengono danneggiati solo da comportamenti pro-competizione.
In altri casi sono i clienti o i fornitori dei presunti monopolisti. Ma loro lo fanno per ricevere risarcimenti che non influiscono sul welfare del cliente.
Conclusione: Thus, case statistics suggest that the anticompetitive costs from “abuse of antitrust,” as New York University economists William Baumol and Janusz Ordover (1985) referred to it, may actually exceed any procompetitive benefits of antitrust laws.
George Stigler ha studiato a lungo l' antitrust notando come interviene laddove ha poco senso farlo mentre trascura gli ambiti dove potrebbe fare del bene.
Cosa motiva l' antitrust se non è il benessere del consumatore? La politica: spesso si è intervenuto per salvare gli impianti presenti nel distretto di competenza del politico di turno.
Il sindacato: l' antitrust dà lavoro a economisti e avvocati- economists’ support for antitrust derives considerably from their ability to profit personally, in the form of full-time jobs and lucrative part-time work as experts inantitrust matters:
vedi il lavoro di un autore come Fred S. McChesney
Chi promuove le cause antitrust, il consumatore? No, eppure è lui il protetto.
Spesso sono i competitori: ma loro vengono danneggiati solo da comportamenti pro-competizione.
In altri casi sono i clienti o i fornitori dei presunti monopolisti. Ma loro lo fanno per ricevere risarcimenti che non influiscono sul welfare del cliente.
Conclusione: Thus, case statistics suggest that the anticompetitive costs from “abuse of antitrust,” as New York University economists William Baumol and Janusz Ordover (1985) referred to it, may actually exceed any procompetitive benefits of antitrust laws.
George Stigler ha studiato a lungo l' antitrust notando come interviene laddove ha poco senso farlo mentre trascura gli ambiti dove potrebbe fare del bene.
Cosa motiva l' antitrust se non è il benessere del consumatore? La politica: spesso si è intervenuto per salvare gli impianti presenti nel distretto di competenza del politico di turno.
Il sindacato: l' antitrust dà lavoro a economisti e avvocati- economists’ support for antitrust derives considerably from their ability to profit personally, in the form of full-time jobs and lucrative part-time work as experts inantitrust matters:
vedi il lavoro di un autore come Fred S. McChesney