Quell' unghia sporca che spinge la lucente chiave dorata del sax è un' icona della musica del nostro tempo, qualcosa da mettere nell' urna da inviare nello spazio. E' bene che i marziani prendano nota se vogliono avere un' idea del nostro pianeta.
La tristezza dopo le barricate è tra le più inconsolabili, la malinconia dell' incendiario è tra le più dense.
Da quelle tozze falangi poca tecnica e tanta arte. Ci si sente bene nel covo del bandito, c' è la bellezza del disadorno in quell' arredamento ikea senza lacche nè impalcature.
E' commovente poi vedere quel suono troppo corpulento che cerca di sparire assottigliandosi mentre raggiunge i registri più alti, o che cerca di slargarsi per planare meglio mentre sprofonda in quelli gravi.
Archie Shepp/Horace Parlan - Trouble in mind