Il giorno che troveremo una cura per il cancro dovremo formulare molti ringraziamenti. Innanzitutto ringrazieremo il cancro stesso per "esserci stato".
Ma come? Se il cancro non fosse esistito, nemmeno avremmo dovuto combatterlo?
Già, ma cosa valuti di più, il bene della conoscenza aquisita e della libertà esercitata in questa lotta, o il male che il cancro ha portato tra noi?
Se per te pesa di più il bene, hai in tasca una magnifica teodicea, ovvero una giustificazione del male. Non sono cose che servono molto quando si soffre ma in altre occasioni possono venir comode.
Il cancro insegna a sintetizzare nuove medicine come a soffrire. Il suo magistero è vasto.
Senza storture, niente raddrizzamenti.
Il male potrebbe dunque non essere insensato, serve per conoscere e per arricchire l' esercizio della nostra libertà. Esistono beni più preziosi? Fatemelo sapere.