Intervista a James Heckman.
Raccomando la sezione Early childhood education.
Riassunto: puntare sui big five nei 0-7 anni.
Traduzione a beneficio del Ministro della Pubblica Istruzione e dell' Università: concentrati sulla sostanza formativa, ovvero sugli asili. Del resto occupati nel tempo libero.
Qualcuno ha un' idea pratica di cosa significhi "puntare sulle abilità non-cognitive"?
Ipotesi: regole, motivazioni, tranquillità, concentrazione, devono essere anteposte alla capacità di risolvere problemi?
Sì, ma in concreto? Andare a letto alle 8,30 senza brontolare è più formativo di passare il terzo livello del giochetto elettronico luminescente o di fare l' ingegnere con il Lego, o di imparare presto a leggere e scrivere? Il bambino disciplinato che non si annoia facilmente (perchè sa motivarsi) ha davvero più speranze del genietto capriccioso?
Sembra incredibile ma la posizione modernista e tremendamente all' avanguardia di chi accetta un IQ rigido e in gran parte genetico, rivaluta poi taluni metodi educativi tradizionali.